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Jolie-Pitt, la pratica di divorzio sarà gestita da un giudice privato

LOS ANGELES (USA). Su una cosa almeno Angelina Jolie e Brad Pitt si sono trovati d'accordo: il loro atto di divorzio sarà gestito in forma strettamente privata. Un'intesa raggiunta per il bene dei sei figli, hanno indicato le star in una dichiarazione congiunta in cui si afferma che i due «lavoreranno insieme per riunire la famiglia».

Per mantenere top secret i futuri dettagli della separazione Brad e Angelina hanno deciso di far ricorso a un giudice o privato, procedura abbastanza comune nei divorzi delle star:

«Le parti e i loro difensori hanno firmato accordi per preservare il diritto alla privacy dei figli e della famiglia, mantenendo tutti i documenti del tribunale riservati e ingaggiando un giudice privato per prendere le decisioni legali necessarie a facilitare la risoluzione rapida di eventuali questioni in sospeso. I genitori si impegnano ad agire come un fronte unito per effettuare un recupero e una riunificazione», si legge nella dichiarazione diffusa all'indomani dell'apparizione a sorpresa, domenica a Beverly Hills, di Brad ai Golden Globes per presentare un clim di Moonlight, il film co-prodotto dalla sua società Plan B.

Jolie e Pitt sono stati insieme per 12 anni e sposati per due; Angelina ha chiesto il divorzio lo scorso 19 settembre.

Era stato proprio il destino dei bambini - Maddox, 15 anni, Pax, 13, Zahara, 11, Shiloh, 10, e i gemelli Knox e Vivienne di 8 - a dividere la coppia dopo l'annuncio della separazione: lei vuole la custodia totale, lui ha chiesto voce in capitolo. Attualmente è in vigore un'intesa informale: i ragazzi stanno con lei, lui ha diritto a visite sotto supervisione. A quanto hanno riferito i professionisti del gossip, l'attore ha passato Natale senza di loro e ne è rimasto "devastato".

La dichiarazione congiunta è arrivata a un mese da quando a Brad è stata negata una udienza urgente in cui il divo avrebbe voluto far mettere sotto segreto tutti gli atti per proteggere la privacy della prole dall'intensa attenzione dei media.

All'epoca Angelina e i suoi alleati avevano sostenuto che la richiesta di Brad era "uno sforzo per proteggere se stesso non i figli" dal tribunale della pubblica opinione, una posizione ribadita in documenti ottenuti la scorsa settimana da Entertainment Tonight:

"Brad è terrorizzato che il pubblico venga a conoscenza della verità".

Dopo la fine del matrimonio, il sito Tmz aveva scritto che Brad Pitt era sotto inchiesta per abusi fisici e verbali nei confronti dei ragazzi, ma la polizia di Los Angeles aveva smentito. E in una escalation di recriminazioni, Pitt aveva poi presentato un'altra memoria accusando la ex moglie "di ignorare tutti gli standard, perfino quelli condivisi, relativi all'interesse dei bambini".

Angelina "fa ricorso alla privacy solo quando le conviene«, aveva sostenuto il 53enne attore affermando che lei »aveva messo in piazza i figli rendendo pubblica i nomi dei loro terapisti e di altri esperti di salute mentale".

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