Il Giornale di Sicilia, e il sito Gds.it, pubblicano la rubrica #gdsnoiconvoi: le risposte ai problemi che i lettori pongono attraverso gli sms inviati a Ditelo a Rgs. Insieme alle segnalazioni viene precisata pure la data in cui i cronisti verificheranno impegni e atti degli amministratori.
Ma non solo, protagoniste anche le rubriche “La Sicilia che funziona” e “La bella Sicilia”, che raccontano quanto di bello esiste e viene realizzato nell’Isola. Lo spiega Giovanni Pepi, condirettore del Giornale di Sicilia.
La situazione economica siciliana è pesante, come quella del resto del meridione italiano. Ultimamente la questione Sud è tornata d’attualità con gli interventi del presidente del Consiglio che ha fatto riferimenti a certi “piagnistei” da evitare.
“Noi non vogliamo piangere. E non si tratta di essere con Renzi. Di meridionalismo piagnone si parlava già negli anni Sessanta. Noi vogliamo contribuire perché si facciano le cose che si possono fare. Perché si realizzino le opere finanziate. Perché si attuino le opere decise nei tempi programmati. Perché non si perdano tempo e risorse utili. Perché è vero che non ci sono soldi ma è anche vero che quelli che ci sono si spendono lentamente e male o non si spendono affatto”.
LEGGI QUI LE RICHIESTE DEI LETTORI E LE DATE DELLE VERIFICHE
Allora qual è la strada giusta? Su cosa puntare?
“Vogliamo uscire dal catastrofismo di maniera. Non è vero che tutto va male perché c’è una Sicilia che funziona, ci sono spazi nuovi che si aprono anche per i giovani che vogliono intraprendere, che vogliono cambiare vita e programmi. Per esempio parlando di agricoltura, e di attività artigianali legate agli antichi mestieri”.
In questa direzione guarda anche il Giornale di Sicilia che mette in luce le iniziative vincenti e i protagonisti delle storie di successo.
“Non c’è solo una Sicilia che funziona, c’è anche una bella Sicilia. Siti ambientali e culturali che richiamano, turismo, competenze e investimenti possibili. Continueremo nelle nostre critiche verso i governi che non fanno, contrasteremo l’immobilismo e la confusione ma vogliamo essere con quanti sono disposti a sbracciarsi per fare. Il senso delle nostre rubriche è questo”.
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