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Isis, nuovo video esecuzione shock: prigionieri annegati in una gabbia 

Le esecuzioni dell'Isis documentate dal nuovo filmato sono in tutto 16, e si sarebbero verificate a Ninive, in Iraq

LONDRA. Nuovi terrificanti video dell'Isis: i jihadisti hanno 'giustiziato' cinque prigionieri, vestiti con la solita tuta arancione, calandoli prigionieri di una gabbia in uno stagno. Telecamere sott'acqua hanno confermato che l'esecuzione è andata in porto e che sono tutti annegati. Le immagini sono visibili sul britannico Mirror online.

Le esecuzioni dell'Isis documentate dal nuovo filmato, sempre di ottima qualità, sono in tutto 16, e si sarebbero verificate a Ninive, in Iraq. Oltre ai cinque annegati in gabbia, altri prigionieri dello Stato Islamico vengono giustiziati con un bazooka, mentre sono rinchiusi in un'auto. Altri, infine, vengono uccisi facendoli saltare per aria con dell'esplosivo, legato intorno al collo di almeno sei prigionieri, dopo aver ammesso di essere delle spie.

Altre immagini agghiaccianti dell'Isis erano state diffuse solo ieri: giovani futuri combattenti, con l'ormai tristemente noto passamontagna nero, che si preparano con determinazione a diventare killer. La chiamano gabbia della morte, ma e' in realtà un recinto metallico simile a quelli dei wrestler, per evitar loro di fuggire quando lottano.

Per preparare la futura generazione di assassini jihadisti, l'Isis obbliga ragazzini a combattere tra di loro in questa gabbia metallica, sotto la guida di un addestratore (l'unico a viso scoperto), che urla e li sprona ad essere il più spietati possibile. Per il britannico Daily Mail, l'Isis ha appena diffuso il video di 7 minuti, che sarebbe stato girato in una base irachena dello Stato islamico.

Lo stesso tabloid pubblica anche la morte in diretta di un combattente dell'Isis, filmato in soggettiva grazie a una telecamera GoPro fissata sul suo casco. Il jihadista corre a zig zag tra le palazzine semidistrutte di una città irachena, verosimilmente Ramadi, prima di commettere l'errore fatale, emergendo senza essere coperto da un rifugio di sacchi di sabbia. Un cecchino lo centra, il combattente dell'Isis cade a terra e la telecamera fissa per sempre il sole. Nel recinto della morte, la vita è dura. Lo stesso addestratore in mimetica - capelli lunghi e barba nera - segue i ragazzini mentre con la testa spaccano una serie di mattoni, oppure li picchia con un bastone durante il percorso del combattente, mentre si muovono, gambe all'aria, lungo una scala a pioli orizzontale.

Non solo: una volta sdraiati sulla schiena lo stesso addestratore cammina sui giovani, calpestandoli con decisione all'altezza dello stomaco. Ci sono infine immagini di combattimenti all'aria aperta, con raffiche di fucili mitragliatori contro camioncini blindati. Secondo un esperto della Buckingham University, Anthony Glees, il filmato si rivolge anche ai padri e alle madri di potenziali futuri foreign fighter. Le madri sono considerate tra le piu' vulnerabili, in quanto temono che la vita dei loro figli, spesso di origine mediorientale o anche asiatica, possa risultare difficile in paesi come la Gran Bretagna.

Con l'Isis, possono invece trasformarsi in combattenti o leader di successo. Un altro esperto, Steve Emerson, spiega al Mail online che "indottrinare i ragazzini con il fanatismo dell'Isis e' facile in quanto si tratta della frangia di popolazione piu' influenzabile, ma produce anche una nuova generazione di seguaci dell'Isis, e anche di combattenti. E' così che si costruisce il Califfato". L'esperto ricorda che "il loro obiettivo e' di ricostruire le societa' islamiche conquistate trasformandole in un sistema che gestisca tutti gli aspetti della società, dalla raccolta dell' immondizia all'insegnamento nelle madrasse".

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