
PALERMO. Un altro giorno di frenetiche trattative a Roma e a Palermo non ha permesso di sbloccare la Finanziaria e il bilancio. Il testo non è stato inviato all’Ars e intanto continuano a essere proclamati scioperi da parte dei settori più colpiti dai tagli: da domani scatta la protesta della formazione professionale.
Dopo che il presidente della commissione Bilancio, Nino Dina, ha definito «irricevibile una Finanziaria approvata in giunta senza il bilancio», Rosario Crocetta è corso ieri ai ripari per evitare che il testo da cui dipende l’accordo con Roma possa subito inciampare all’Ars compromettendo la parallela trattativa per gli aiuti. Crocetta ha incontrato Dina e poi ha avuto un colloquio con il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, strappando un impegno almeno sulla tabella di marcia. «Se entro oggi - commenta Dina - il governo spedirà all’Ars almeno la Finanziaria, questa verrà esaminata dalle commissioni di merito. Mentre la commissione Bilancio si pronuncerà solo quando arriveranno i documenti contabili completi». In pratica le norme su tagli ai regionali, ai sindaci e ai consiglieri comunali e la riforma delle pensioni inizieranno un timido cammino nelle relative commissioni in attesa che da Roma arrivino gli aiuti che permettano di approvare il bilancio.

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Persone:
8 Commenti
Gaspare Barraco
24/03/2015 07:02
Se Crocetta riuscirà con il piano di prepensionamento a ridurre gli esuberi potrà andare da Giletti e non essere attaccato. Questo piano deve essere conveniente per la Regione Siciliana e per i dipendenti della Regione Siciliana. Cav.ing. Gaspare Barraco. Marsala
Luigi
24/03/2015 08:05
Ma quando leggeremo in prima pagina del dimezzamento ai compensi dei parlamentari siciliani? Questo sarebbe l'atto che, signori miei, convincerebbe i cittadini a darvi di nuovo il loro voto. Altrimenti confermerete, come è accaduto finora, di essere solo dei parlai intenti a difendere esclusivamente i vostri privilegi!
tullio
24/03/2015 08:14
Si continua con la politica del rinvio dei tagli, nelle nebbie delle commissioni sarà tutto annacquato, come al solito. Roma non dovrebbe dare nemmeno un euro se prima non si vedono tagli drastici a sprechi e privilegi.
roberto
24/03/2015 08:48
i VITALIZI DEI NOSTRI DEPUTATI REGIONALI? QUANDO LI TOGLIETE?????????????????
dino
24/03/2015 11:05
E tu credi che con quelle facce di bronzo che si ritrovano voteranno qualcosa per ridursi gli stipendi? si vede che non conosci i politici siciliani.
illuso
24/03/2015 09:04
crocetta fa concorrenza a Renzi nel fare annunci e vendere fumo ......
Opportunità
24/03/2015 10:07
I deputati dell'Assemblea Regionale non voteranno i tagli ai dipendenti regionali perché perderebbero i loro voti e non sarebbero rieletti.
gabriele
24/03/2015 12:16
i politici siciliani non vogliono perdere il consenso elettorale, ma la regione è fallita finanziariamente e dovrebbe essere commissariata. Da qui la richiesta, con il cappello in mano, di anticipi al governo nazionale che dovrebbe trasferire alla Sicilia fondi di proprietà delle altre regioni italiane. E qui il problema. Le altre regioni non vogliono dare i fondi alla Sicilia.
Lino
24/03/2015 12:18
Gli aiuti da Roma arriveranno dopo i tagli. I privilegiati si mettano il cuore in pace: per loro è finita la cuccagna. Per la Sicilia si apre una nuova stagione, quella della giustizia amministrativa e dell'onestà dei dipendenti furbi.