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Finanziaria, ecco il piano B del governo: nelle commissioni i tagli a sindaci e consiglieri

In attesa degli aiuti da Roma, Crocetta chiede piccoli passi avanti all’Ars. Oggi il vertice Delrio-Baccei

PALERMO. Un altro giorno di frenetiche trattative a Roma e a Palermo non ha permesso di sbloccare la Finanziaria e il bilancio. Il testo non è stato inviato all’Ars e intanto continuano a essere proclamati scioperi da parte dei settori più colpiti dai tagli: da domani scatta la protesta della formazione professionale.

Dopo che il presidente della commissione Bilancio, Nino Dina, ha definito «irricevibile una Finanziaria approvata in giunta senza il bilancio», Rosario Crocetta è corso ieri ai ripari per evitare che il testo da cui dipende l’accordo con Roma possa subito inciampare all’Ars compromettendo la parallela trattativa per gli aiuti.  Crocetta ha incontrato Dina e poi ha avuto un colloquio con il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, strappando un impegno almeno sulla tabella di marcia. «Se entro oggi - commenta Dina - il governo spedirà all’Ars almeno la Finanziaria, questa verrà esaminata dalle commissioni di merito. Mentre la commissione Bilancio si pronuncerà solo quando arriveranno i documenti contabili completi». In pratica le norme su tagli ai regionali, ai sindaci e ai consiglieri comunali e la riforma delle pensioni inizieranno un timido cammino nelle relative commissioni in attesa che da Roma arrivino gli aiuti che permettano di approvare il bilancio.

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