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Strage a Mogadiscio, kamikaze si fa esplodere in un hotel: 25 i morti

L'attacco, messo a punto da un gruppo di estremisti islamici, è stato condannato anche dall'Unione europea: "Non lasceremo sola la Somalia nella lotta al terrorismo"

MOGADISCIO. Un veicolo carico di esplosivo è saltato in aria contro la porta del Central hotel vicino al palazzo presidenziale e un uomo ha attraversato i cancelli e si è fatto esplodere causando diverse vittime, tra cui il vicesindaco Mohamed Aden il legislatore Omar Ali Nor.

L'esplosione è stata seguita da una sparatoria.

Al momento è di 25 il bilancio delle vittime provocate dall'attentato kamikaze contro un hotel a Mogadiscio: lo ha reso noto in un comunicato l'ufficio del primo ministro, Omar Abdirashid Ali Sharmarke, aggiungendo che i feriti sono 40.

Estremisti islamici hanno lanciato un'autobomba contro il cancello del Central Hotel nella capitale e poi un secondo kamikaze è entrato nell'hotel e si è fatto saltare in aria mentre era in corso un incontro di funzionari del governo.

L'attacco contro l'hotel Centrale a Mogadiscio «è un atto di terrorismo da parte di coloro che vogliono minare il progresso verso una Somalia stabile e sicura, non li lasceremo vincere». Così un portavoce dell'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, ricordando che l'Europa «continuerà a sostenere gli sforzi delle istituzioni federali somale finalizzate a stabilire un ambiente sicuro, un prerequisito per andare verso la direzione positiva presa dalla Somalia per riprendersi dopo decenni di conflitto».

 

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