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Toti contro Fitto: "Smentito dai fatti, smetta di delegittimarci"

Il braccio destro di Berlusconi sottolinea che tutto il gruppo ha disertato la riunione alla camera per la votazione degli emendamenti per le riforme

ROMA.  «Abbiamo lasciato l'Aula tutti, anche quelli che avevano disertato l'ultima riunione dei gruppi. Chi diceva, dentro e fuori FI, che la nostra era una sterile opposizione, è stato smentito dai fatti». Lo dice Giovanni Toti, di Forza Italia, in riferimento, pur senza citarlo, a Raffaele Fitto. «Io spero davvero - rimarca in un'intervista al Corriere della Sera - che cessi questo sterile dibattito, questo continuo controcanto. Bisogna smettere di delegittimare il partito».

Toti riconosce a Fitto «di aver fatto un'opposizione al Nazareno alla luce del sole e mettendoci la faccia» ma «oggi deve contribuire alla linea del partito, in cui l'unico leader riconosciuto resta il presidente Berlusconi». Al contrario, «chi decidesse di remare contro, lo farebbe evidentemente con altri obiettivi, magari legati ad ambizioni personali». Quanto alle riforme, Toti ribadisce che sull'elezione del Capo dello Stato «Renzi ha rinnegato tutto il percorso fatto fin qui, mostrando un partito che torna all'arroganza di sempre». Il risultato è che «con la giornata di oggi le riforme, anche se Renzi dovesse trovare, e in questo clima non è scontato, una maggioranza che le approva, sono fallite nel loro spirito». Il premier, aggiunge, «pensa di poter gestire il governo, la maggioranza, il Parlamento come facevano i furbetti del quartierino, alzando sempre la posta in gioco, in un continuo azzardo».

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