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Dalle pulizie ai computer, all’Ars nuovi tetti alle spese

I criteri per l’utilizzo dei fondi. Acqua e gas calcolati in base ai metri quadri degli uffici

«La spesa per le pulizie è a carico del gruppo in proporzione ai metri quadrati degli spazi nella sua disponibilità. E anche la spesa relativa ai consumi di acqua, energia e gas è a carico del gruppo in proporzione ai metri quadrati»: finite le vacche grasse, in Parlamento si fanno i conti al centimetro per assegnare i fondi pubblici.

In bilancio ci sono circa 6,3 milioni e, poichè a differenza che in passato, è il Parlamento che li gestisce direttamente, ecco una circolare del presidente Giovanni Ardizzone con cui viene spiegato a tutti i gruppi come comportarsi. Per esempio, gli acquisti vanno «inventariati a cura del presidente del gruppo, che ne diventa responsabile. E l’inventario è allegato al rendiconto di esercizio annuale». Leggendo queste direttive del consiglio di presidenza, ieri in molti gruppi si è parlato di «procedure da assemblea di condominio». Anche sugli arredi, la direttiva è di evitare spese d’altri tempi. Nessuno assecondi gusti di design: «Nell’allestimento dei locali si tiene proritariamente conto della mobilia già disponibile. Qualora siano necessarie integrazioni, si utilizzano per quanto possibile arredi similari per stile e linea a quelli già esistenti».

Il nodo più delicato è quello dei computer. A ogni deputato è l’Ars a fornire «una postazione di lavoro informatica composta da unità centrale, video, tastiera, mouse e casse audio corredata da una stampante a bianco e nero per ogni stanza». L’Ars sta procedendo quindi a rinnovare tutti i computer dei deputati. E ci sarà anche una gara per assegnare «la manutenzione hardware e il supporto software esclusivamente per le macchine fornite dall’Assemblea». E occhio a non sprecare carta: «Per le stampanti è garantita la manutenzione ordinaria mentre carta, toner e rullo sono a carico del gruppo». In questo clima ai capigruppo è spuntato il braccino corto. Difficile farsi autorizzare spese non contemplate nel vademecum ufficiale. Anche perchè nelle direttive appena arrivate è specificato un elenco di voci «escluse», cioè non garantite dall’Ars: fra queste i cellulari, la ristorazione per deputati e dipendenti, i servizi di promozione dell’attività del gruppo. Ciò che non viene precisato è se queste spese sono a carico del gruppo o dei singoli deputati. Si vedrà.

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