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Sono un migliaio gli immobili censiti per il minicondono sulle case al mare

Le costruzioni sono state individuate e non potranno più nascerne di nuove. C’è un piano anche per trasformare gli occupanti in proprietari

PALERMO. Un mini condono che regolarizzerà case o parti di costruzioni realizzate sul demanio marittimo. È il progetto che l’assessore al Territorio, Maurizio Croce, ha già inserito nella Finanziaria che il collega Alessandro Baccei sta scrivendo in queste settimane pur non fornendo alcun dettaglio pubblico.

La manovra sul demanio marittimo è complessa e riguarda poco più di un migliaio di immobili già individuati. Non si potrà quindi costruire ancora e chiedere la regolarizzazione. L’incasso previsto per le casse regionali dovrebbe aggirarsi sui dieci milioni, forse di più.

Il mini condono è rivolto a due categorie. Nella prima rientrano case, parti di case, giardini o cortili realizzati lungo le coste. Questi immobili sono stati realizzati tutti o in parte prima del 2005 e fino ad allora avevano ottenuto per vari motivi una regolare concessione a fini abitativi dietro pagamento di un canone che va dai 3 ai 5 euro al metro quadrato.

Poi l’inghippo, che spiega il dirigente Gaetano Gullo: «Nel 2005 una legge regionale ha escluso la concessione per queste fattispecie e dunque case e cortili che prima risultavano in regola sono diventati abusivi». Ne è nato un contenzioso ancora in corso, complicato da un’altra legge: nel 2012 la Regione torna a consentire la concessione a questo tipo di immobili. Ma per i sette anni fra il 2005 e il 2012 il problema resta. E potrà essere risolto adesso, aggiungendo uno sconto ai proprietari di case e cortili.

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