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Ordigno gettato contro la Moschea, attentato con 5 feriti in Svezia

C'era una ventina di persone nella strattura costruita al piano terra di un palazzo abitato

STOCCOLMA. Un incendio scatenato da un ordigno lanciato dall'esterno in una moschea del centro della Svezia ha provocato oggi cinque feriti. Lo ha reso noto la polizia, spiegando che «qualcuno ha gettato un ordigno attraverso una finestra e all'interno è scoppiato un incendio». Nella moschea situata a Eskilstuna, 90 chilometri a ovest di Stoccolma, «c'erano 15-20 persone», cinque sono rimaste intossicate o ustionate. La moschea è situata al piano terra di un condominio a uso abitativo.

Un attacco che segue quello avvenuto circa un mese fa in Nigeria, dove ci furno più di 60 morti e oltre 120 feriti nel triplice attentato compiuto alla Grande Moschea di Kano, nel nord della Nigeria, la più grande del nord del Paese. Aveva fatto un discorso contro gli integralisti islamici nigeriani Boko Haram, l'emiro della Grande Moschea di Kano, teatro del triplice attentato poco dopo l'inizio della preghiera del venerdì. In particolare, l'emiro Sanusi Lamido Sanusi aveva rivolto un appello alla popolazione di tutto il nord del Paese, chiedendo alla gente di prendere la armi contro i terroristi dell'organizzazione Boko Haram.

L'emiro di Kano è una personalità molto influente in Nigeria, Paese di 170 milioni di abitanti di cui circa 80 milioni musulmani, residenti soprattutto nel nord del Paese. Ufficialmente Sanusi Lamido Sanusi è il secondo responsabile musulmano più importante in Nigeria dopo l'emiro di Sokoto. Quest'ultimo è considerato il leader di tutti i musulmani nigeriani. Sanusi è stato nominato emiro quest'anno dopo la decisione del presidente Goodluck Jonathan di sollevarlo dall'incarico di responsabile della Banca centrale nigeriana.

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