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Fondi della Crias destinati ai forestali, le associazioni pronte ai ricorsi

Agricoltori e artigiani: "E' uno scippo, andremo in tribunale. se il governo dovesse utilizzare fondi destinati per legge ad investimenti di agricoltori ed artigiani per il pagamento degli stipendi di altre categorie, si potrebbe configurare una stortura legislativa dalle pesantissime conseguenze"

PALERMO. Non escludono di portare la Regione in tribunale dieci associazioni di categoria dell'artigianato, cooperazione e dell'agricoltura «contro il ddl-scippo del governo che sottrae i fondi di rotazione Crias per destinarli ai forestali». Riuniti i vertici regionali per contrastare la norma presentata dal governo Crocetta, che permetterebbe ai forestali di finire entro l'anno le giornate lavorative previste dal contratto, Cna, Casartigiani, Confagricoltura, Confartigianato, Claai, Cia, Confcooperative, Legacoop, Agci e Unci stanno valutando tutte le iniziative da mettere in campo, anche dal punto di vista legale e normativo, dal momento che «se il governo dovesse utilizzare fondi destinati per legge ad investimenti di agricoltori ed artigiani per il pagamento degli stipendi di altre categorie - spiegano le sigle sindacali - si potrebbe configurare una stortura legislativa dalle pesantissime conseguenze».

Dopo una serie di rinvii e il via libera in commissione Bilancio, il testo messo a punto dall'assessore all'Agricoltura, Ezechia Paolo Reale, ha subito uno stop in aula. Approdato a Sala d'Ercole giovedì scorso, il presidente Ardizzone ha annunciato il rinvio «per problemi tecnici». Anche in commissione il cammino non era stato semplice e la norma aveva incontrato l'opposizione di vaste aree del Parlamento, perchè toglie soldi destinati alle imprese agricole per trasformarli in stipendi dei precari. Secondo le associazioni «la norma potrebbe determinare l'intervento del Commissario dello Stato». Per questo chiedono «al governo e all'Ars di fermarsi, affinché sono in tempo e evitare di dare questo altro duro colpo a chi in Sicilia produce e lavora».

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