PALERMO. Il 'modello Sicilià o come preferisce il governatore 'il metodo Crocettà, non solo esce indenne dalla manovra finanziaria, votata dai Cinquestelle, ma sembra trovare sempre più consensi anche in casa Pdl, con metà del gruppo parlamentare che si esprime contro ma con gli 'alfanianì che al 'nò preferiscono l'abbandono dell'aula al momento della votazione (con loro altri deputati dell'opposizione) facendo scendere il quorum, segno di un approccio politico nuovo, già emerso in occasione dell'elezione dei delegati per il Capo dello Stato. La maratona parlamentare, contraddistinta da 'duellì e dall'inedito scontro istituzionale in aula tra Presidenza dell'Ars e governo, lascia il posto all'analisi politica. Dai tabulati dell'Assemblea emerge un quadro abbastanza chiaro sulle dinamiche interne ai gruppi. Intanto i 'grillinì: il gruppo ha votato la legge di stabilità, anche perchè all'interno ci sono diverse norme proposte dal movimento, come quelle sul microcredito alle imprese, il taglio delle autoblu, i canoni per le cave e le royalties per la produzione di idrocarburi. Per la prima volta, però, i 5stelle non sono compatti. Il deputato Stefano Zito, tra i più attivi all'Ars, ha votato contro, mentre un'altra parlamentare, Gianina Ciancio, la più giovane a Palazzo dei Normanni, non era in aula.
Il voto ha spaccato a metà invece il Pdl, col capogruppo Nino D'Asero e altri 4 parlamentari, tra cui gli ex An, contrari alla manovra, mentre gli altri 5 componenti, gli 'alfanianì tra cui Francesco Cascio (il delegato per l'elezione di Giorgio Napolitano), hanno abbandonato l'aula. Anche il resto dell'opposizione ha votato a macchia di leopardo: nel Pds-Mpa i contrari risultano solo il capogruppo Giovanni Di Mauro e Toti Lombardo, figlio dell'ex governatore Raffaele, il resto della truppa si divide tra assenti (tre), astenuti (1) e addirittura un favorevole. Anche i tre del Pid-Cp si sono spaccati, due i contrari (tra cui il capogruppo) e un assente. Contro hanno votato anche Nello Musumeci e il deputato della sua lista Gino Ioppolo. Le sorprese non mancano neppure in 'casà del governatore Crocetta: il deputato Nino Oddo non ha votato, così come altri parlamentari della maggioranza: Franco Rinaldi (Pd), Gianfranco Vullo (Pd), Fabrizio Ferrandelli (Pd) e Marco Forzese dei Democratici e riformisti, 'malpancistà della prima ora. Il resto della maggioranza ha tenuto la linea, dimostrando «fedelta» al governo: tra questi l'intera Udc, gran parte del Pd e i sei componenti del nuovo gruppo 'Articolo 4', fondato dall'ex capogruppo dello scudocrociato Lino Leanza.
Tiene il modello Sicilia con i Cinque Stelle, ma il Pdl è spaccato a metà
La maratona parlamentare, contraddistinta da 'duellì e dall'inedito scontro istituzionale in aula tra Presidenza dell'Ars e governo, lascia il posto all'analisi politica. Dai tabulati dell'Assemblea emerge un quadro abbastanza chiaro sulle dinamiche interne ai gruppi
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