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Palermo, Legambiente ripulisce la foce dell'Oreto

PALERMO. Frigoriferi, mobili abbandonati, lavatrici, lavandini, la carcassa di un ciclomotore, persiane, porte e una grande quantità di sacchi di bottiglie, cartacce e lattine.
Sono i rifiuti ingombranti rimossi (alcuni quintali) a Palermo nel letto del fiume Oreto dall'equipaggio di 'Operazione fiumi', la campagna itinerante sul rischio idrogeologico promossa da Legambiente e dal dipartimento della Protezione Civile.
Con la terza e ultima tappa siciliana si chiude il viaggio della campagna avviata per focalizzare l'attenzione sul territorio e sui corsi d'acqua per prevenire il rischio di esondazione.
"Abbiamo voluto dimostrare - dice la portavoce di Operazione Fiumi Francesca Ottaviani - che prevenire il rischio idrogeologico significa operare nel rispetto dell'ambiente e dei nostri fiumi".
I volontari, armati di guanti, sacchi, pale, rastrelli, una motosega per tagliare tronchi secchi e ramaglie, hanno lavorato per alcune ore. Per il responsabile beni culturali di Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna "il fiume Oreto è un luogo simbolo della città ma è in condizioni sconcertanti. Torniamo oggi, dopo un anno, per denunciare lo stato di incuria, degrado e abbandono in cui versa".

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