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La carica dei 107 ispettori di lavoro senza mansioni

Il corso per la loro formazione come ispettori del lavoro bandito nel 2005 "é costato 3,8 milioni di euro". Vi parteciparono 243 dipendenti regionali sui 300 posti previsti. Da un anno chiedono di svolgere le loro mansioni. Ma invano. Lo denuncia il sindacato Cobas/Codir

PALERMO. Il corso per la loro formazione  come ispettori del lavoro bandito nel 2005  "é costato 3,8  milioni di euro". Vi parteciparono 243 dipendenti regionali sui  300 posti previsti. Risultarono idonei in 107. Da un anno  chiedono di svolgere le loro mansioni. Ma invano. Accade  in  Sicilia. Lo denuncia il sindacato Cobas/Codir  che ha chiesto  all'assessore regionale al Lavoro, Andrea Piraino  di procedere  con urgenza al completamento delle procedure avviate con il  bando di sei anni fa "per consentire immediatamente ai nuovi  ispettori del Lavoro, formati con il progetto Formispe,  l'espletamento delle mansioni conseguite".    


"Infatti, ad un anno dalla presentazione delle domande di  inquadramento formulate al termine del corso, - afferma il  sindacato - i dipendenti della Regione Siciliana che hanno  conseguito la qualifica di ispettore del lavoro, nonostante  siano in regola con i requisiti, non sono stati ancora immessi  in servizio presso i nuclei ispettivi previsti presso i centro  dell'Impiego della Regione". "Il corso di qualificazione fu affidato al Ciapi. - ricorda  il sindacato - La maggior parte degli ispettori che hanno  portato a termine il corso Formispe, risultano ad oggi  inspiegabilmente inutilizzati non essendo state loro ancora  attribuite per decreto le funzioni ed i compiti di vigilanza  previsti dalla normativa vigente" 

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