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Il Pd: la Finanziaria va riscritta

Il segretario regionale Lipo: "Il testo non è stato concordato con noi, mancano le nostre proposte". Richieste nuove misure per lo sviluppo, il lavoro e la famiglia

PALERMO. «Il testo della Finanziaria non è stato concordato con noi. E per quanto ci riguarda va riesaminato rigo per rigo. Ci sono tante cose che non ci convincono e mancano le nostre proposte»: Giuseppe Lupo, segretario del Pd, esce da Palazzo d’Orleans e ufficializza la nuova linea dei democratici. Non ci sarà quel governo politico chiesto dalla maggioranza del partito all’Ars ma l’azione del Pd si intensificherà. E la contemporanea conferenza stampa fra l’assessore ai Trasporti Pier Carmelo Russo e il capogruppo del Pd Antonello Cracolici è la fotografia del nuovo corso.
L’incontro fra Lupo e Raffaele Lombardo è avvenuto di buon mattino. Il primo tema è stato la Finanziaria. «Il testo - sintetizza Lupo - è stato scritto dal solo assessore all’Economia, Gaetano Armao. Prevede un forte accentramento di poteri su Lombardo e non contiene misure per lo sviluppo e la famiglia che invece presenteremo a breve puntando su un aumento dei fondi per il credito di imposta, sul recepimento delle richieste dei sindacati e sul finanziamento delle zone franche urbane». Il testo attuale prevede riforme (dal taglio di enti regionali e agenzie alla cancellazione degli Iacp e di alcuni dipartimenti passando per le nuove funzioni delle Ipab e per la riduzione dei costi della politica negli enti locali) che si accompagnano a nuove tasse e mutui. C’è poi l’attivazione di fondi di investimento che hanno già destato le perplessità del presidente della commissione Bilancio, Riccardo Savona, perchè «accentrano troppi poteri su Armao». 
Tutte misure che il Pd, gruppo di maggioranza all’Ars, non conosceva e non difenderà (almeno nel loro complesso). Per Cracolici infatti «ci sarà un testo finale molto diverso da quello iniziale». Giusto per anticipare qualche mossa, Cracolici e Russo ieri hanno illustrato la loro proposta di modifica della parte che riguarda i finanziamenti destinati ai trasporti gratuiti delle forze dell’ordine: «Nella Finanziaria ci sarà un fondo da 3,5 milioni - ha detto Russo - che garantirà la copertura delle spese. E presenteremo un emendamento a una delle prossime leggi per dare copertura ai 6 milioni e mezzo di debiti verso le imprese del settore maturati negli anni scorsi. L’obiettivo è dare attenzione a un comparto che a livello nazionale è stato abbandonato a se stesso». Il fondo garantirà anche i vigili del fuoco, come ha sottolineato Pino Apprendi.
È il segnale che l’azione del Pd sarà più incisiva, alla vigilia della campagna elettorale per le Amministrative e forse per le Politiche, attraverso gli attuali tecnici di area. Per Cracolici: «È il momento di dare gas politico al governo. Da oggi parte una nuova metodologia: gli atti della giunta devono avere coerenza politica con la maggioranza di riferimento. Penso che questo governo non debba più limitarsi ad atti tecnici».
Lupo e Lombardo hanno anche parlato delle alleanze in vista delle Amministrative. «È stata rinnovato l’impegno per un’alleanza fra forze moderate e progressiste» ha detto il segretario del Pd. Ma la realtà è che almeno su Palermo si sta prendendo coscienza di una difficoltà oggettiva ad andare uniti. E allora Lupo ha messo sul tappeto l’ipotesi di applicare nel capoluogo (e dove ce ne sarà bisogno) la «formula Pisapia»: Pd e terzo polo andranno da soli al primo turno ma scegliendo candidati non direttamente collegabili ai partiti su cui possano convergere a secondo turno tutti gli avversari del Pdl. I berlusconiani, riuniti ieri a Palermo da Castiglione, hanno annunciato a loro volta la presentazione della mozione di sfiducia a Lombardo: «È articolata in tre punti: mancata spesa dei fondi europei, ribaltone e carenza di servizi pubblici».

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