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Palermo, l’Aula boccia l’assestamento di bilancio

La manovra, già approvata dalla giunta, doveva essere approvata entro ieri, e prevedeva per il 2010 entrate pari a oltre 90 milioni. Risorse destinate a scuole, sociale, festività natalizie

PALERMO. Il Consiglio comunale di Palermo ha bocciato il prelievo della variazione di bilancio 2010-12. A votare contro sono stati 19 consiglieri del centrosinistra, Mpa e Udc, altrettanti hanno votato a favore e uno solo astenuto (Enzo Di Gaetano del Gruppo Misto).
La manovra, già approvata dalla giunta Cammarata, doveva essere approvata entro ieri, ultimo giorno utile, e prevedeva per il 2010 entrate pari a oltre 90 milioni di euro; per l'anno successivo circa 41 milioni e per il 2012, altri 40 milioni di euro. Esclusi i trasferimenti Stato-Regioni, fondi Cipe e risorse vincolate per opere pubbliche, dei 91 milioni di euro, il Consiglio comunale può entrare nel merito della destinazione delle "entrate nette" pari a 5 milioni e 800 mila euro. Ma proprio queste, a seguito della bocciatura di Sala delle Lapidi della manovra, confluiranno come 'economie' nella previsione di bilancio 2011 e, fino ad allora, non potranno essere spese.
Secondo l'assestamento di bilancio 2010 queste risorse dovevano essere impiegate per la manutenzione delle scuole, per il sociale, l'assistenza ai bambini autistici, audiolesi, agli anziani, per le comunità che si occupano dei disagi psichici e per le festività natalizie. "Quello che è successo - dice il capogruppo del Pid Doriana Ribaudo - è un atto di profonda irresponsabilità. Votando contro la variazione di bilancio si dice no di fatto ai fondi per le emergenze della città. La bocciatura della manovra pesa anche sui Fondi Cipe: secondo la rimodulazione potevano essere spesi 9 milioni di euro aggiuntivi che invece ora saranno 'congelati'".

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