MAZARA DEL VALLO. Prende il via in questi giorni una nuova iniziativa del seminario vescovile, denominata "L'isola che non c'é" a Mazara del Vallo, dove risiede la comunità tunisina più numerosa d'Italia. Un biblioteca multiculturale con libri in italiano e arabo destinata ai bimbi fino ai 10 anni, dove leggere fiabe o libri di avventure o di scienze. Nella sede della biblioteca, al primo piano del seminario vescovile, si trovano già quattrocento libri in lingua italiana e un centinaio di libri in lingua araba acquistati in parte dal seminario di Mazara e in parte frutto della donazione di privati. Per i più piccoli, fino a 5 anni, è stata allestita la "culla dell'abbraccio", una sorta di tenda, simbolo di integrazione e dialogo tra le religioni, dove i bimbi possono ascoltare le fiabe in italiano o in arabo grazie alla presenza di operatori volontari di nazionalità mista.
«Si tratta di un 'caffe' letterario per bambini mazaresi e magrebini - spiega la direttrice della biblioteca, Maria Cristina Gallo - dove i più piccoli sono stimolati all'amore per la lettura e alla conoscenza reciproca. L'isola che non c'é è anche uno spazio per socializzare: nel periodo natalizio, contiamo di organizzare un teatrino dei burattini in arabo e italiano».
"L'isola che non c'é", si ispira al progetto nazionale "Nati per leggere", promosso dall'associazione omonima, dall'Associazione culturale pediatri, dall'Associazione italiana biblioteche e dal Centro salute del bambino.
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