Un'avventura all'interno di Palazzo dei Normanni, tra cunicoli e sotterranei alla riscoperta della storia che la più antica residenza Reale d'Europa conserva. “Anna Belfiore e l'intreccio dei qanat” è il primo serious game su Oculus – sistema di virtual reality ndr – made in Sicily. Il videogame, frutto di una partnership tra la Fondazione Federico II e D-Service Italia, è stato presentato nella Sala Pio La Torre di Palazzo Reale.
Anna Belfiore, la protagonista del videogioco
Protagonista ed eroina Anna, un'antropologa, che tra enigmi e insidie, si ritroverà a viaggiare tra un portale temporale e l'altro, dal medioevo ai giorni nostri. “La figura centrale del gioco, – spiega Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II – dovrà risolvere enigmi, rimemorizzare l'identità di miti e leggende siciliane”.
“Anna Belfiore è stata scelta e pensata come antropologa – racconta Edgardo Castellini, scrittore e realizzatore della storia alla base del gioco – e non come archeologa, per poter valorizzare anche l'aspetto umano e portare quindi il gioco ad affrontare, non solo la storia o l'aspetto artistico del luogo, anche l'aspetto culturale che nel corso del gioco porterà anche allo sviluppo interiore della stessa protagonista”.
Gli ideatori del videogioco
Ideato interamente da 20 ragazzi siciliani, la maggior parte di Palermo, “Anna Belfiore e l'intreccio dei qanat” è un serious game, porta cioè il giocatore a documentarsi, a cercare risposte fuori per poter proseguire il gioco. “I giovani sono molto attenti alla cultura più di quanto pensiamo – sottolinea Patrizia Monterosso -, siamo noi che non ci adeguiamo ai loro linguaggi. Questo videogioco diventa una chiave per avvicinarci a loro”.
Sette mesi di lavoro per una storia che dura 8 ore di gioco. “E' il primo di una lunga serie – afferma l'amministratore delegato di D-Service Italia, Arduino Leone - prevediamo altri 6-7 sequel”. Sarà in vendita da dicembre anche al bookshop di Palazzo Reale.
Nel video le interviste a: Arduino Leone, amministratore delegato di D-Service Italia; Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II; Edgardo Castellini, scrittore e realizzatore della storia alla base del gioco; Enrico Fontana, capo sviluppo e programmatore del gioco; Gianfranco Micciché, presidente dell'ARS e della Fondazione Federico II.
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