Il Milan conclude il campionato con un punto in più dell'anno scorso, sempre al sesto posto che però questa volta qualifica direttamente all'Europa League evitando gli scomodi preliminari di fine luglio. L'obiettivo minimo è centrato, ora Gattuso (che nel ritorno ha marciato alla media da Champions di due punti a gara) dovrà onorare la promessa dei 30 chilometri a piedi, dopo la goleada (5-1) alla Fiorentina, che rappresentava per l'allenatore la prima tappa della prossima stagione ed è destinata anche a diventare il capolinea per più di un rossonero. Non sorprenderebbe nessuno la partenza di Donnarumma, che è stato fischiato a San Siro non solo dalla Curva Sud. Standing ovation invece per Cutrone, che con la doppietta diventa l'unico milanista in doppia cifra in questa Serie A (18 centri coppe incluse), nonché il secondo giocatore nato dal gennaio 1998 a riuscirci nei cinque maggiori campionati europei, dopo Mbappé del Paris Saint Germain.
Cutrone ha fatto un'ottima figura sotto gli occhi del ct Mancini, e al momento è l'unico punto fermo dell'attacco rossonero. Sono in odore di addio Kalinic (la sua sesta rete è stato festeggiato come un'impresa) e André Silva, fra le principali delusioni del mercato da 240 milioni pensato per arrivare almeno al quarto posto. Il primo obiettivo di Mirabelli e Fassone è inevitabilmente un centravanti da almeno 20 gol. I margini d'azione dipendono dalle sanzioni Uefa e dal mercato in uscita. Donnarumma è nel mirino di Psg e soprattutto del Liverpool, che però ritiene esagerati 70 milioni di euro. E' di 40 milioni la clausola necessaria per acquistare Suso: se dovesse restare lo spagnolo potrebbe partire Bonaventura (Allegri lo vuole alla Juventus), autore del 5-1, e assai prezioso per Gattuso, non solo per i suoi 8 gol. San Siro lo ha salutato con una standing ovation quando è stato sostituito con l'esordiente Torrasi.
Fra la proposta di matrimonio di un tifoso sugli spalti e lo show le cheerleader in costume da diavolette nell'intervallo, in campo si è confermato uomo chiave per il Milan Calhanoglu, ancora una volta protagonista con il gol su punizione (Sportiello incerto, ancora peggio Dragowski che ha preso il suo posto dopo l'intervallo) con cui ha subito risposto al vantaggio di Simeone, poi con i due assist per Cutrone e un passaggio chiave nell'azione del gol di Kalinic. Complice una simulazione, sarà squalificato nella prima partita ufficiale della prossima stagione, probabilmente la Supercoppa contro la Juventus in programma per ora il 12 agosto, una settimana prima dell'inizio del campionato.
La Fiorentina chiude un campionato drammatico per la morte di Astori (ricordato con un lungo applauso dai 57mila di San Siro), con 3 punti in meno rispetto all'anno scorso. Già fuori dall'Europa non si è dannata particolarmente nell'epilogo di stagione e ha consumato in fretta le tre sostituzioni per altrettanti infortuni, ora si prepara a un'estate in cui dovrà provare a trattenere i suoi gioielli, Chiesa e Simeone, gli unici positivi a Milano.
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