ROMA. La semifinale di Champions sarà per i romanisti una sfida da "mille una notte". Per i sogni che suscita un'eventuale finale, ma anche per un ricordo amaro che risale a 34 anni fa, quando le due squadre si sfidarono all'Olimpico davanti a 70 mila spettatori. Un sogno che fu spezzato dai calci di rigore e che ancora oggi non è stato dimenticato dai tifosi giallorossi.
Anche questa volta la sfida decisiva sarà all'Olimpico (la gara di andata a Liverpool,ndr) e c'è da scommetterci che i romanisti prepareranno un'accoglienza coi "fiocchi" ai rivali che nel 1984 rovinarono la festa della città capitolina.
Non sarà una sfida facile però, per entrambe le squadre. Tra i Reds sono in molti ad aver esultato per la mancata qualificazione del Barcellona e per aver trovato nel sorteggio la Roma, ma Jurgen Klopp, allenatore degli inglesi, ferma tutti: "Non mi sono messo a pensare 'grazie Dio abbiamo evitato Real e Bayern' - ha dichiarato -. Io penso che l'importante sia stare nelle semifinali e che in qualsiasi caso avremmo avuto della chance di passare. Ora ce le giocheremo contro la Roma. Qualsiasi avversario avremmo trovato, avrei detto che c'è una possibilità perché è il calcio. Ma se qualcuno pensa che sia l'avversario più facile - ha concluso - non ha visto le partite contro il Barcellona. Al ritorno è stato eccezionale quello che hanno fatto: sono rimasto davvero impressionato".
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