DORTMUND. Una gara spettacolare e vibrante a rincorsa, con la beffa in extremis firmata da Batshuayi, il bomber ripudiato dal Chelsea di Conte, a segno due volte così come Ilicic.
L'Atalanta nella tana del Borussia Dortmund lascia le penne (3-2) dopo una prova gagliarda condizionata da un paio di svarioni difensivi di troppo, lasciando comunque inalterate le speranze del passaggio di turno tra una settimana a Bergamo. Il primo rischio dell'andata dei sedicesimi di Europa League i nerazzurri, che schierano i convalescenti (schiena) Caldara e Gomez (nel giorno del suo trentesimo compleanno) con Ilicic 'falso nueve', lo corrono al 6' quando l'accentrato Schürrle pesca il corridoio per la corsa di Reus conclusa dal diagonale destro imperfetto da posizione favorevole. Ma nel Muro Giallo in campo, diversamente da quello in tribuna al Signal Iduna Park, si aprono un paio di crepe, quando Ilicic imbecca il destro in piena area di Cristante deviato sopra la traversa da Sokratis servendo poi dalla bandierina destra la sponda di Freuler soltanto sfiorata da Caldara in tuffo. Al 17' Schürrle calcia dalla lunga trovando la coscia di de Roon: la palla colpisce il palo esterno. Il confronto viaggia a ritmi alti vivendo di ribaltamenti di fronte e in capo a due giri di lancetta Gomez, dopo uno scambio con Cristante, scarica alto rientrando da sinistra con tocco di schiena impercettibile del difensore greco ex Genoa. Poi il crescendo irresistibile dell'undici di Stöger, le prove generali di vantaggio. Radente centrale di Batshuayi su scarico di Reus (22'), favore di ritorno (24') e pallone dal fondo lasciato da Pulisic e, infine, l'azione che sblocca lo score alla mezzora: Batshuayi ruba palla a Freuler a metà campo e serve Piszczek, il cross basso con velo di Castro finisce a Schürrle che controlla davanti all'area piccola e insacca di esterno in caduta.
Se il primo tempo si chiude con l'ennesimo tentativo dell'autore del rompighiaccio e quello strozzato di Ilicic dal vertice destro, in avvio di ripresa succede di tutto e la situazione si ribalta. Al 6' Spinazzola la mette da sinistra, Ilicic con lo stop di destro mette a sedere Toljan e insacca di sinistro sul palo lontano davanti al lato corto dell'area piccola. Una cinquina di cronometro - all'ottavo scarpata Toprak-Ilicic non vista, era rigore - e la replica vale la rimonta: Cristante si defila a mancina ricevendo dall'assistman del pari, Bürki non trattiene il suo tiro-cross e ancora lo sloveno, appostato come un falco, spinge nel sacco da un passo. Gioia che dura poco, perché al ventesimo Toloi perde palla sulla pressione di Schürrle, Götze (appena entrato per Reus) serve Batshuayi che infila sotto l'incrocio dal limite nonostante Berisha sfiori di mano. Sessanta secondi e i nerazzurri spalancano un varco a destra e il tacco del belga libera Pulisic, ma Berisha si salva grazie a un doppio rimpallo con Masiello. Scollinata la mezz'ora, la punizione di Ilicic innesca la sponda di Masiello per il tiraccio alle stelle di Freuler dai venti metri. Il Papu cede le armi a Gosens, a Masiello capita di fare il centravanti (35') ma la marcatura di Piszczek sulla verticale di Ilicic gli impedisce più di un sinistro in corsa bloccato dal portiere di casa. Entra anche Palomino per Caldara, che si prende anche un calcio in bocca dal centravanti dei renani, poi dentro Isak per Pulisic. E al primo di recupero, la beffa immeritata, con Toloi a compiere la seconda leggerezza decisiva della serata: cross da destra di Piszczeck col sinistro, il brasiliano rinvia sui piedi di Götze che serve a Batshuayi il diagonale della vittoria.
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