ROMA. Perso il Mondiale, l'Italia ritrova il ct, anche se 'pro tempore'. Sarà Luigi Di Biagio a guidare gli Azzurri nei due impegni internazionali del prossimo mese di marzo, in programma il 23 contro l'Argentina a Manchester e il 27 con l'Inghilterra a Londra. All'attuale tecnico dell'Under21 l'incarico è stato affidato al termine dell'incontro andato in scena nella sede della Federcalcio col commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, e col suo vice Alessandro Costacurta. "Di Biagio è stato assolutamente disponibile a ricoprire questo ruolo di prestigio, ne è onorato, e credo sia la soluzione più giusta al momento visto che abbiamo delle contingenze sportive immediate, quindi è ufficialmente lui il ct della Nazionale per i due incontri che faremo in Inghilterra, dopodiché vediamo - le parole di Fabbricini -. Se può guadagnarsi la conferma? Non sta me dirlo, ci stanno delle situazioni che vanno esaminate al di là dei risultati sportivi, che sono certamente determinanti e importanti per riallacciare quel filo amoroso tra la Nazionale e gli italiani. Il primo compito di Di Biagio quindi è quello di riportare entusiasmo con serietà e impegno, e siamo fiduciosi che sarà all'altezza". Il neo ct, anche se da traghettatore, sa bene di giocarsi una chance preziosa. "È un'opportunità importante, ho una gran voglia di cominciare subito. Ci aspettano due gare importanti, difficili, ma potremo fare sicuramente molto bene - assicura Di Biagio -. Le convocazioni? Ho la fortuna di conoscere benissimo l'80% dei ragazzi che faranno parte della Nazionale, e con qualcuno ho avuta anche la possibilità di giocare". L'allenatore, dopo l'incontro del mattino, si è poi trattenuto anche nel pomeriggio in Figc per esaminare il piano generale del settore tecnico e per stilare un programma operativo con Costacurta. Il vice commissario avrà anche il compito di guardare oltre, di cercare cioè il vero successore di Ventura sulla panchina azzurra. "Sta agendo in modo molto riservato ed amichevole" spiega Fabbricini, che ha delegato all'ex Milan la delicata partita dei contatti con i vari candidati. Il tutto tenendo bene a mente che le risorse della Figc non sono quelle di un top club (anche se in via Allegri è stato stanziato un budget da circa 5 milioni di euro). "Bisogna pensare a un tecnico che sia nelle disponibilità della federazione - sottolinea Fabbricini -: non possiamo pensare di andare a cercare tramite sponsor come è stato possibile fare nel passaggio di Conte in azzurro". Insomma, un occhio al cv e uno ai costi, senza poi dimenticare "di essere molto attenti da un punto di vista procedurale". "Ci sono tecnici che hanno dei contratti in essere e situazioni internazionali molto complesse. O si rendono liberi, altrimenti è difficile chiedere ad una persona di prendere in considerazione la panchina di ct - precisa Fabbricini -. Tanti tecnici dell'attuale campionato italiano potrebbero benissimo essere considerati per questo ruolo, ma sarebbe un clamoroso autogol andare a chiedere la loro disponibilità senza seguire un percorso di regole". Secondo il presidente dell'Assoallenatori, Renzo Uliveri, si è però partiti col piede sbagliato: "Probabilmente è stato fatto qualche errore di inesperienza nel fare dei nomi se Conte risponde dicendo che bisogna che si ricordino che ha ancora 18 mesi di contratto. Credo che questi sei mesi potrebbero andare avanti senza grandi cambiamenti, con Di Biagio che porta avanti la situazione".