VERONA. Con il minimo sforzo la Juve passa a Verona contro il Chievo e scavalca per una notte il Napoli al comando della classifica. Decide un violento destro nella ripresa di Sami Khedira e un colpo di testa di Higuain, ma pesano sull'esito finale della gara le decisioni del direttore di gara. Maresca sventola due cartellini rossi sotto il naso nella prima frazione a Bastien e nella ripresa a Cacciatore, di fatto spianando la strada alla Juventus. In doppia inferioriTà numerica una Juventus svogliata, monocorde e con poche idee riesce ad avere la meglio sul Chievo, ma ancora una volta, cosi come contro il Genoa, la Juventus non appare brillante, fa fatica, non trova sviluppo al proprio gioco. Decisivi sono pertanto gli episodi entrambi favorevoli ai bianconeri.
Difficile protestare sul doppio giallo che nel giro di un paio di minuti si merita Bastien. Un intervento in ritardo su Asamoah gli vale il primo giallo, poi dopo poco una trattenuta volontaria sullo stesso Asamoah costringe Maresca a estrarre il secondo giallo e il successivo rosso. Sotto il profilo del regolamento una decisione ineccepibile. Un'ingenuita' clamorosa che indirizza la partita. Un vero peccato per i gialloblu perche' sino a quel momento il Chievo non aveva mai corso pericoli. Sorrentino aveva parato senza eccessive preoccupazione un tiro dal limite di Higuain e un destro dalla distanza di Khedira. Poco movimento senza palla, incapacita' di attaccare gli spazi, questi i problemi della squadra di Allegri contro un Chievo ordinato con una difesa a cinque che non lasciava spazi agli avanti bianconeri.
In dieci Maran in avvio di ripresa prova a dare sostanza inserendo Depaoli, ma l'altro episodio decisivo e' il rosso diretto a Cacciatore. Il laterale del Chievo protesta perche' Maresca vuole farlo uscire dal campo dopo aver chiamato medico e massaggiatore. Cacciatore perde le staffe e si lascia andare al gesto delle manette in stile Mourinho. Maresca, su segnalazione dell'assistente, estrae il secondo rosso di giornata. E anche in questo caso la decisione appare consona. In avvio nella Juventus spazio a Sturaro a centrocampo al posto di Matuidi, non al meglio della condizione. De Sciglio e non Lichtsteiner come esterno basso di destra. In attacco Douglas Costa, Higuain e Mandzukic. Il Chievo si copre scegliendo una difesa a cinque con tre centrali, Bani, Dainelli e Tomovic.Primo tempo impalpabile della Juventus, unica emozione il doppio giallo a Bastien. Nella ripresa con l'espulsione di Cacciatore la partita non c'e' più. Ad aprire la scatola ci pensa Khedira, a chiuderla il colpo di testa di Higuain.
In mezzo un incredibile contropiede con Radovanovic anticipato di un soffio da Szczesny. Sarebbe stata una vera grande beffa. Massimiliano Allegri bada al sodo in sala stampa. "Vittoria importante perche' abbiamo superato il Napoli e non abbiamo preso gol. Chiaro dobbiamo migliorare, dovevamo essere più veloci nella costruzione dell'azione, ci voleva più rapidita'. Potevamo fare meglio, soprattutto nella prima frazione. Loro erano molto chiusi, ma noi ci facevamo anticipare troppe volte. Poi nella ripresa quando il Chievo e' rimasto in 9 e' diventato tutto più facile anche se continuavamo spesso a fare gli stessi errori. Dobbiamo accelerare di più, siamo una squadra che fa del ritmo una delle sue caratteristiche migliori. E dobbiamo migliorare nella qualita' del gioco, facendo più verticalizzazioni e meno gioco orizzontale. Comunque la vittoria e' importante, contro una squadra difficile e su un campo sempre ostico".
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