MILANO. Finisce con i due Donnarumma che si abbracciano. Il protagonista mancato e claudicante, Gianluigi, festeggia il fratello maggiore, titolare a sorpresa e protagonista al di là delle attese, che trattiene a stento le lacrime di gioia. Salvato dalla Var che annulla un suo autogol, a sua volta il ventisettenne rossonero debuttante ha salvato il risultato in almeno un paio d'occasioni e quando ha afferrato al volo l'ultimo pallone della partita, c'è stata un'ovazione a San Siro, anche da parte di chi, la Curva Sud, lo ha definito "parassita" appena qualche settimana fa. A conti fatti, Antonio Donnarumma nella sua prima presenza ha aiutando il Milan a conquistare una vittoria che copre all'incirca il suo tanto discusso stipendio da un milione di euro netto, ottenuto quando il fratello in estate ha rinnovato il contratto.
La qualificazione alla semifinale di coppa Italia vale per 600 mila euro per il Milan, oltre a metà degli incassi della doppia sfida contro la Lazio. Può essere la svolta questa vittoria decisa da Cutrone ("I miei movimenti sono dettati dalla fame di gol") festeggiata nello spogliatoio anche dal presidente Li Yonghong.
"Ogni volta che viene il Milan non perde. Ho proposto di non farlo tornare in Cina - ha scherzato Gattuso - Con tutti i soldi che ha buttato nel Milan che senso ha, deve restare qua&hellip Al di là delle battute, era contento, ha fatto i complimenti ai ragazzi".
"Eravamo tutti alla canna del gas. Portare 50mila persone allo stadio il 27 dicembre è una novità in Italia, se non viene fuori il veleno così... Era una partita fondamentale per dare un senso a questa stagione. Ora non dobbiamo fermarci - ha notato l'allenatore rossonero - Ci sarà ancora da soffrire, sarebbe folle pensare che con questa vittoria abbiamo risulto il problemi. Ma ci fa lavorare con più tranquillità".
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