ROMA. Non si interrompe il feeling tra la Lazio e la Coppa Italia (due finali e un trionfo storico negli ultimi 5 anni): ai biancocelesti basta Senad Lulic, professione "eroe di coppa", per battere una evanescente Fiorentina e accedere alla semifinale dove troveranno, lo sapranno stasera, una tra Milan e Inter.
Nel boxing day 'made in Italy' dedicato alla Tim Cup, biancocelesti e viola tornano ad affrontarsi sul prato di un Olimpico semideserto (pesano la diretta tv, il maltempo e i bagordi di Natale) a un mese di distanza dal match di campionato finito pari e tra le polemiche, dopo il contestatissimo rigore con Var al 94'.
Ma questa volta la squadra di Inzaghi non sbaglia nulla, a differenza dell'ex Pioli che rivoluziona mezza squadra rispetto alla vittoriosa trasferta di Cagliari e non fa praticamente nulla per portare a casa il risultato. Inzaghi dopo il turnover in campionato torna all'antico dalla cintola in giù (dentro Lulic, Basta, Radu e Leiva) ma le sorprese sono Immobile e Luis Alberto in panchina, anche se la speranza del tecnico di preservare il centravanti in vista del big match di sabato a S.Siro dura appena 26', visto l'infortunio di Caicedo.
Nella Fiorentina, Pioli parte col 3-5-2 che però non dà frutti, vuoi per la qualità del centrocampo laziale, vuoi per la brutta serata di Benassi, Sanchez e Veretout. Thereau e Simeone si accomodano in panca per lasciare spazio a Babacar a fianco di Chiesa e a un evanescente Saponara. Partita secca: chi vince vola in semifinale e la voglia di indirizzare subito il match sorride alla Lazio a cui bastano appena 6' per bucare Dragowski.
Ci pensa Lulic, complice una leggerezza a centrocampo di Benassi che lascia via libera a Milinkovic pronto a involarsi e a servire il bosniaco sulla sinistra che finta, rientra, dribbla Gaspar e infila il portiere viola sulla sinistra. Al 12' Caicedo avrebbe la palla per blindare il match, col solito Anderson che lo serve al bacio ma sulla linea è provvidenziale il salvataggio di Gaspar. La catena di sinistra Radu-Luilic mette sempre in affanno la retroguardia viola, con Benassi che fatica a rientrare e il capitano laziale che arriva sempre con facilità sul fondo.
I biancocelesti hanno 4 nitide occasioni da rete (contro le zero dei viola) nella prima parre di gara ma un po' il portiere, un po' la scarsa precisione, un po' la sfortuna, non concretizzano come meriterebbero. La ripresa si apre col doppio cambio viola (Simeone e Eysseric per Benassi e Saponara) e un modulo un pochino più spregiudicato (3-4-3) che però poco incide sull'inerzia della gara, sempre ben controllata dai biancazzurri (non ingannino i 6 corner a 2 per i viola) che dopo un'ora fanno rifiatare Anderson per Lukaku, con Milinkovic dietro a Immobile che al 26' viene stoppato alla grande da Hugo sul più bello.
Lulic al 36' potrebbe anche concedere il bis, dopo una bella azione partita, al solito, sulla sinistra: entra in area, si accentra e lascia partire un tiro forte che però Dragowski pare alla grande. L'ingresso di Gil Dias vivacizza l'attacco viola che pero' porta a casa solo buona volontà e interrompe la striscia di imbattibilità. La Lazio vince meritatamente e si avvicina nel modo migliore alla fine dell'anno e al big match di campionato con l'Inter, che vale un posto in Champions.
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