TORINO. La quinta rete consecutiva di Higuain e un colpo di testa di Cuadrado tolgono dall'imbarazzo la Juventus, che supera in rimonta per 2-1 il Benevento e arriva alla sosta con una vittoria più sofferta del previsto. Ma scavalca l'Inter e arriva a un punto dal Napoli capolista.
Il sogno dei sanniti di prendere almeno un punto, il primo in serie A, sul campo forse più difficile, si è dissolto alla distanza.
Tre punti preziosi ma una prestazione opaca per i bianconeri, fischiati a tratti dal pubblico dello Stadium e il cui uomo simbolo è stato Dybala. L'argentino, nonostante le parole in settimana di Allegri, ha deluso ampiamente, ricevendo anche qualche fischio oltre ai consueti applausi al momento della sostituzione. Il sogno del Benevento di conquistare un punto all'Allianz Stadium è durato poco più di 45', iniziato al 19' del primo tempo con la splendida punizione di Ciciretti, smorzato dal pareggio di Higuain nel secondo tempo e tramontato definitivamente con il gol vittoria al 20' di Cuadrado. Una favola con la speranza del lieto fine per la squadra di De Zerbi e per gli oltre 1700 tifosi sanniti che hanno colorato il settore ospiti dello Stadium: prova stoica e a tratti eroica nel cercare di contenere la potenza offensiva dei bianconeri ma chiudendo con la dodicesima sconfitta consecutiva, che eguaglia il record negativo del Manchester United, negli anni Trenta.
La Juventus non ha impressionato per atteggiamento e qualità, sbagliando tanto specialmente sotto porta. Una superiorità non concretizzata nel primo tempo, chiuso in svantaggio nonostante le tante occasioni da gol fallite da Cuadrado e Higuain e il doppio legno colpito da Douglas Costa, il primo con l'aiuto del portiere sannita Brignoli.
A sbloccare il risultato è stato il sinistro fatato di Ciciretti, bravo a conquistare la punizione dal limite e a trasformarla con una traiettoria mortifera, favorita dall'errata disposizione della barriera. Ne è scaturita una partita 'vintage' come le maglie della Juventus, indossate per celebrare il 120 compleanno della Vecchia Signora. Un Benevento arroccato in difesa, fortunato a tratti ma sempre attento nella propria metà campo e rapido nel ripartire. Il pareggio è arrivato ancora una volta dal piede caldissimo di Higuain, trascinatore della Juve ntus in questo periodo di appannamento di Dybala: rapida e imparabile per l'ottimo Brignoli la girata al volo del 'Pipita', implacabile sotto porta e coadiuvato dall'assist di testa di Matuidi.
Il francese è stato la chiave per scardinare l'arroccata difesa sannita, utilizzato come 'pivot' da Allegri per dare punti di riferimento all'attacco bianconero. Il tecnico livornese ha perso spesso la calma, specialmente nel finale, quando il Benevento ha cercato il pareggio prima con Cataldi poi con Ciciretti. Nella prestazione sottotono della Juve ntus buona prova di Marchisio, il migliore in campo, e il ritorno a buoni livelli di Douglas Costa, vivace nel primo tempo prima di spegnersi alla distanza. Tre punti che permettono alla Juventus di superare l'Inter in seconda posizione e di portarsi a un solo punto dalla capolista Napoli: una vittoria sofferta, sporca, sudata, ma che nella corsa scudetto vale doppio.
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