RIO DE JANEIRO. «Al villaggio devo correre più veloce anche dei miei fan». Ha voglia di scherzare Usain Bolt, ma quello dell'assedio a cui è sottoposto da altri atleti, dirigenti, tecnici e volontari nel villaggio di Rio 2016 sta diventando un problema serio. Il Lampo ha bisogno di rimanere concentrato, visto che insegue una terza storica tripletta nello sprint, e la sua voglia di tranquillità lo spinge a rimanere spesso in camera. Si fa portare il cibo in stanza, e per seguire le altre gare che gli interessano ha acquistato un televisore, successivamente installato da Asafa Powell. Questo particolare 'shopping' si è reso necessario perchè nella struttura che ospita gli atleti di Rio 2016 non ci sono televisori nelle camere ma soltanto in sale comuni dove quindi Bolt subirebbe di nuovo l'assalto degli ammiratori. Ed essendo uno che non riesce a dire di no, accumulerebbe altro stress, almeno così dicono i suoi dirigenti. Oggi Bolt si è presentato in conferenza stampa davanti a una folta platea che ha immortalato in un selfie. Poi, scherzando, ha chiesto ai presenti di applaudirlo. Bolt è stato esplicito su quali siano i suoi obiettivi in terra carioca: «Non perderò uno di questi ori, sono qui per vincere ed è un obiettivo alla mia portata. Ho detto che forse continuo fino a Tokyo 2020? Il mio allenatore Glenn Mills mi ricorda spesso che più si invecchia e più bisogna lavorare duro. E mi dice anche di smetterla di parlare del mio eventuale ritiro, e di prendermi del tempo per pensarci. Ma questi non mi sembrano argomenti attuali, sono a Rio come atleta al 100%». Esaltata dalla presenza dei giamaicani, la 'Cidade das artes' di Barra da Tijuca a Rio si è trasformata in città del samba, con la presenza di mulatte e percussionisti della scuola Salgueiro, con cui l'uomo più veloce del mondo si è esibito in un classico 'trenino' immortalato dai compagni in un video. «Qui finora mi trovo benissimo - ha detto ancora il Lampo -, e non ho nulla di cui lamentarmi. L'unico problema al villaggio è che ho dovuto comprare un televisore. Asafa ne aveva bisogno e io sono un bravo compagno di stanza. Sto lavorando bene, la pista dell'Engenhao mi piace e qui sento amore ed energia positiva nei miei confronti. Sono felice di essere di nuovo in Brasile, qui ho fatto gare anche in spiaggia e la gente mi ha sempre appoggiato. Per questo prometto spettacolo».