MILANO. Il terzo posto resta a 6 punti ma ancora a portata di mano del Milan, secondo Sinisa Mihajlovic. "Dalle prossime tre partite si capirà se possiamo lottare per un posto in Champions, io e i ragazzi ci crediamo", assicura il serbo dopo il successo contro il Torino, ultimo passaggio di un processo in cui i rossoneri stanno assimilando la personalità del proprio allenatore. "Si battono tutti come leoni, con voglia, determinazione e grinta. Mihajlovic sta trasmettendo carattere a questi giocatori - nota l'ad Adriano Galliani -. C'è sempre una determinazione feroce, altrimenti non si farebbero 18 punti nelle prime otto partite del ritorno. Abbiamo subito 5 gol in queste gare, rispetto ai 13 delle prime giornate". Ignazio Abate conferma. "Nel secondo tempo è venuto fuori tutto il carattere del mister. Credo che la squadra rispecchi sempre il manico e l'abbiamo dimostrato in tutto e per tutto: abbiamo un grande cuore, una grande grinta come il nostro allenatore. Nei momenti più difficili, quando tutto poteva andare allo sbaraglio e invece - è l'endorsement del terzino - abbiamo fatto quadrato intorno al nostro allenatore, siamo contenti di avere lui e speriamo anche per i prossimi anni". "Vorrei ringraziare i ragazzi per le belle parole spese sul mio conto. Io sono sempre stato sereno, anche nei momenti difficili. Il lavoro paga. Andiamo avanti così, a fine stagione vediamo", taglia corto Mihajlovic, elogiando "la voglia di sacrificarsi e lottare dei ragazzi: siamo sulla strada giusta. Se vogliamo scalare posizioni dobbiamo continuare così". Giampiero Ventura chiede invece al suo Torino di essere più cinico. "Siamo sfortunati in questo periodo, se un piccione la fa al volo ci cade in testa. Abbiamo fatto una buona partita, potevamo andare in vantaggio e abbiamo preso un gol su palla inattiva alla fine del primo tempo. Nella ripresa abbiamo fatto la partita senza rischiare niente: sono dispiaciuto perché meritavamo di fare risultato", spiega l'allenatore granata, inserito fra i potenziali successori di Conte alla guida dell'Italia. "Non credo che mi diano questa possibilità ma - ha aggiunto Ventura - sarebbe estremamente stimolante anche perché ci sono un'infinità di giovani che potrebbero diventare lo zoccolo duro di una nazionale importante".