MILANO. L'Inter non vince al San Paolo da diciotto anni. E se continuerà con il catenaccio e il Napoli con il "calcio champagne", rischiano di diventare diciannove. I nerazzurri in campionato nello stadio partenopeo non si impongono dal 18 agosto del 1997 e perdere lunedì sera, significherebbe cedere la vetta e ridimensionare le ambizioni nella lotta per lo scudetto. La trasferta di Napoli è ostica, un esame difficile da superare. E con l'incognita Kondogbia dell'ultima ora. La squadra di Sarri ha lo stesso punto di forza dell'Inter: la compattezza difensiva, ma in più ha gioco e qualità offensive unanimemente riconosciute come eccezionali: la coppia Higuain-Insigne ha realizzato diciassette gol finora, uno in più di quanto ottenuto complessivamente dall'Inter. Un dato che farà riflettere Mancini, alle prese con un attacco efficace ma non certo esagerato: dopo tanti 1-0, il risultato rotondo è arrivato domenica scorsa col Frosinone. Da una parte Higuain, il miglior centroavanti della Serie A e forse d'Europa, dall'altra Icardi lontano dai numeri dello scorso anno e troppo isolato nella manovra nerazzurra. Higuain viene costantemente cercato dai suoi compagni, è un punto di riferimento sia psicologico che tattico. Icardi non riesce a trovare il feeling con Jovetic e si lamenta davanti alle telecamere per i pochi palloni che riceve. L'immagine di Higuain è quella di un leader e uomo squadra, ma riservato fuori dal rettangolo di gioco. Icardi, invece, pur indossando la fascia da capitano, non è un punto di riferimento per i compagni e fa parlare tanto di sé fuori dal campo. Higuain si è guadagnato di diritto un posto nell'Argentina di Messi, Aguero e Di Maria e a Napoli nessuno si sdegna nel definirlo l'erede di Maradona. Icardi non viene chiamato dal ct della Seleccion e non gode della stima dei suoi connazionali. Ma certo Napoli-Inter non sarà solo Higuain-Icardi. Miranda e Murillo finora così efficaci nel difendere la porta nerazzurra dovranno superarsi contro l'attacco partenopeo. Non sarà probabilmente della partita, invece, Geoffrey Kondogbia. Il centrocampista nerazzurro non è al meglio per un affaticamento ai flessori della gamba destra. Le sue condizioni saranno nuovamente valutate nei prossimi giorni. Se il forfait fosse confermato, per Kondogbia sarebbe la terza assenza nei big match di questa stagione. Fuori con la Juventus e con la Roma per scelta tecnica, salterebbe anche il Napoli per infortunio. Il ko del francese, però, risolve in parte i dubbi a centrocampo di Mancini. Il tecnico punterà di nuovo su Medel, risparmiato col Frosinone, affiancandogli probabilmente Felipe Melo e Guarin. L'Inter più solida possibile, per cercare di frenare la macchina perfetta del Napoli.