FIRENZE. «Questa sera contava vincere: stiamo ricostruendo, io pazienza ce l'ho non sempre voi ne avete in dose uguale...». Abituato oramai a sentirsi un sarto pronto a tagliare abiti con la stoffa che ha, Antonio Conte fa di necessità virtù anche dopo la sofferta vittoria con Malta. E sbuffa di fronte a chi sottolinea la prestazione negativa contro Malta. «C'è sempre da soffrire, nessuna squadra ti regala più nulla, e quando non concretizzi le occasioni che crei è sempre difficile: ho apprezzato la voglia che i ragazzi hanno messo in campo», dice a caldo il ct azzurro . L'altro ct, l'italiano Ghedin, non si appiglia al modo in cui è arrivato il gol di Pellè. «Mi dicono fosse irregolare, ma non conta: i giochi sono fatti». E lui, l'autore del gol decisivo, si trincera dietro un «non ricordo cosa è successo», che sa di silenzio assenso. «Non ho parlato con Pellè, nè mi interessa molto come ha toccato - il parere di Conte -: è gol, è andata così, per me poteva toccarla anche di 'puntini puntini....'. L'importante è fare gol, e dico bravo a Pellè che ha fatto una bella partita: è stato 'cacciato' dall'Italia, è andato all'estero e lì è cresciuto. Mi auguro che come lui facciano anche altri». Con i tre punti, l'Italia ora è tornata in testa: «Siamo di nuovo primi, ma i risultati di oggi dicono che è un girone equilibrato - la considerazione del tecnico -: l'avevo detto, non ci sono squadre materasso, con la vittoria della Norvegia in Bulgaria ora siamo tre squadre in tre punti». «Il giudizio - riprende Conte - lo date voi: io faccio le mie valutazioni tecniche. Il calcio cambia, guardate l'Olanda che perde con l'Islanda e la Croazia che soffre in Azerbaijan: abbiamo un nome, ma ci sono momenti in cui bisogna pedalare». Quanto alle difficoltà con Malta, «è successo tutto quello che avevo detto alla vigilia: le difficoltà, le ripartenze di Effiong...sono stato buon profeta». Il ct azzurro evoca le difficoltà di condizione di inizio stagione («l'intensità deve crescere, a questo punto della stagione non è semplice»). «Sapevo che Malta avrebbe giocato molto arroccata - prosegue - e ho provato con due esterni d'attacco: nel primo tempo abbiamo avuto delle situazioni, ma non siamo stati fortunati. Abbiamo rischiato su una ripartenza, abbiamo fatto la partita, abbiamo avuto le occasioni e lì dobbiamo essere più cattivi. Fare un gol, due gol subito in partite così è importante...Eder e Gabbiadini non sono stati fortunati». «La cosa che mi è piaciuta di più è stata la voglia, in fase offensiva e di riconquista; vorrei che i ragazzi lo facessero con più continuità». Chiusura su Pirlo, stasera molto sottotono: «Ha fatto una scelta di andare all'estero, lo seguiamo e crediamo in lui; ma il giorno in cui i fatti dovessero dimostrare qualcosa di diverso, cambierei idea. Vale per lui - la chiusura di Conte - vale per tutti; da qui a giugno, siamo tutti sotto esame, io per primo».