GENOVA. Una partita spettacolare, ricca di gol (5), pali, traverse e parate, gioco di fino e di corsa, ha regalato la festa di fine campionato al Genoa e tolto definitivamente dalla corsa all'Europa l'Inter. Ora, dopo il successo per 3-2 in rimonta, il Genoa è quinto in attesa della gara della Fiorentina, cinque punti davanti ai rivali della Sampdoria, mentre la squadra di Mancini rimane all'8/o posto ma il distacco è aumentato. Le due squadre hanno sfoderato una delle migliori prestazioni stagionali, regalando emozioni a non finire. Ha prevalso la voglia e la precisione dei rossoblù, che hanno dominato a tratti ma sono stati sempre costretti a inseguire e sono stati aiutati abbondantemente dalla fortuna quando, sul 2-2, Hernanes e Brozovic hanno colpito nella stessa azione il palo e la traversa. Una traversa anche per il Genoa sull' 1-2 con grande girata di Pavoletti (ottima la sua prestazione). Tutti diversi gli autori dei gol: Pavoletti ha risposto a Icardi, poi Lestienne ha replicato a Palacio e allo scadere Kucka ha colpito, di testa, per il definitivo 3-2. Gasperini voleva cambiare modulo schierando due punte invece di tre (Falque e Pavoletti) e cinque centrocampisti ma ha perso Tino Costa nel riscaldamento e ha inserito Lestienne davanti passando quindi al modulo 3-4-3. Mancini si è affidato al collaudato 4-3-1-2 rilanciando Nagatomo sulla corsia sinistra, per la gioia dei supporter giapponesi presenti a Marassi, e la coppia Palacio-Icardi davanti. Prima della gara spettacolo improvvisato di fuochi artificiali sotto la Gradinata Nord. Ma i fuochi artificiali sono proseguiti in campo. Handanovic e Perin hanno fatto parate al limite per fermare gli attaccanti, che parevano innescati dalla polvere da sparo. Roba da stropicciarsi gli occhi. Occasioni d'oro per Lestienne (una sventata con la punta delle dita da Handanovic) e Pavoletti da parte rossoblù, Brozovic e Icardi dall'altra. L'argentino ha poi sbloccato la gara con un tocco ravvicinato su uscita di Perin dopo avere vinto un rimpallo in acrobazia (19'). Il portiere dell'Inter si è bruciato di nuovo le mani su Kucka, poi è arrivato il pareggio di Pavoletti: stop al limite spalle alla porta e tiro in girata a fil di palo (24'). Due disattenzioni difensive hanno innescato invece gli altri due gol del primo tempo. Icardi ha rubato palla sulla trequarti a una difesa rossoblu distratta e ha servito tutto solo Palacio che ha battuto Perin in uscita (30'), mentre Ranocchia e Handanovic hanno pasticciato al limite dell'area 'liberando' al tiro Lestienne, che non ha sbagliato a porta vuota 41'). Proteste interiste per un gol annullato a Icardi su fuorigioco millimetrico. Note fuori dal campo: striscione di una parte della tifoseria genoana contro Preziosi per la mancata licenza Uefa (il presidente aveva chiesto scusa pubblicamente), e uno contro Gasperini, invitato a non pensare al contratto ma ad allenare. La gran parte della Gradinata Nord ha pero regalato cori e applausi all'allenatore per la splendida stagione. Ripresa scoppiettante come il primo tempo. Il Genoa ha dominato la prima parte sprecando e impegnando Handanovic (Bertolacci, Burdisso, Pavoletti), l'Inter ha sfiorato il gol due volte in una azione centrando palo e traversa (Hernanes e Brozovic) e sprecato con Icardi. Sul finire Kucka di testa ha fatto il 3-2. Ora c'è attesa per la decisione finale sulla licenza Uefa per il Genoa.