ROMA. Eliminata e contestata. Finisce nel peggiore dei modi l'avventura della Roma in Europa League, con Totti e compagni chiamati sotto la Curva Sud a chinare il capo dopo il 3-0 subito dalla Fiorentina. «Vogliamo undici Garcia» urla il settore più caldo della tifoseria giallorossa, che a metà primo tempo abbandona gli spalti per poi tornare a ruggire nel finale di partita. Il tecnico francese è l'unico a salvarsi («Garcia non si tocca, a chi non sta bene: calci in bocca!» lo striscione esposto non appena inizia la gara) al termine di una serata che sarà ricordata a lungo per il faccia a faccia della squadra con la tifoseria.
«La delusione adesso è enorme, sono mortificato, ma torno subito a combattere. In questo momento di sofferenza il messaggio alla squadra è questo: nella difficoltà come adesso si vedo i veri uomini, e io andrò alla guerra - ribadisce Garcia -. Adesso siamo soli contro tutto e tutti, ma questa cosa ci deve caricare, la stagione può ancora finire bene. Ci dobbiamo credere anche se nessuno crede più in noi. E se serve morire in campo ok, ma l'unica ricetta per venirne fuori è tornare a vincere».
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