È la nuotatrice italiana che ha conquistato il maggior numero di riconoscimenti, una carriera sportiva eccezionale, impreziosita dal fatto di essere la prima olimpionica azzurra del nuoto (oro a Pechino 2008 nei 200 stile libero). Una favola, quella di Federica Pellegrini, la “Divina”, cominciata con l'argento ai Giochi di Atene nel 2004 e illuminata da 53 medaglie internazionali, delle quali 6 ori ai Mondiali (otto volte su 8 sul podio mondiale nei 200 sl)) e 7 agli Europei. Impressionante il numero di record (ad oggi imbattuto il primato mondiale dei 200 sl) di una carriera che si è conclusa la scorsa estata con l’olimpiade di Tokio 2020.
Per due anni Federica Pellegrini ha inseguito questo suo ultimo grande traguardo sportivo. Il finale perfetto di una carriera irripetibile: raggiungere - prima donna nella storia del nuoto - la quinta finale olimpica consecutiva nella stessa specialità. Sarà nelle sale italiane come uscita evento il 10, 11 e 12 gennaio Federica Pellegrini Underwater, il film documentario prodotto da Fremantle e distribuito da Notorious Pictures che documenta fedelmente la faticosa marcia di avvicinamento a Tokyo 2020 e la tanto agognata finale nella ‘sua’ gara, i 200 metri stile libero. Un obiettivo che si rivelerà ancora più difficile del previsto.
Tra allenamenti massacranti, crisi fisiche e psicologiche, l’irrompere della pandemia nel corso della preparazione, riscatti e rivincite, la Divina si mette in gioco davanti alle telecamere come non aveva mai fatto prima. Ma Federica Pellegrini Underwater racconta anche una storia che parte da lontano, la storia di una ragazzina tenace e introversa, fortemente determinata, col sostegno dei genitori, a perseguire i suoi sogni sportivi fino a diventare la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi e una delle più fenomenali nuotatrici a livello mondiale. Un racconto intimo in cui la campionessa italiana più seguita e celebrata di sempre decide di mostrare anche le proprie fragilità, aprendo le porte di una dimensione segreta, sino ad ora tenuta gelosamente nascosta: il rapporto e l’amore con il coach Matteo Giunta; e poi, il legame indissolubile e profondo con i genitori, le gioie domestiche e i ricordi dolorosi, come la morte dell’allenatore che l’ha fatta entrare nella leggenda (Alberto Castagnetti) e la bulimia attraversata durante l’adolescenza. Passato e presente s’intrecciano senza soluzione di continuità disegnando un ritratto dal vero che mostra il dietro le quinte di un’impresa e di una carriera fuori dal comune. Il materiale di repertorio - le gare, le vittorie, ma anche i video inediti dei suoi esordi, girati in casa con una camerina VHS - e le riprese della vita pubblica e privata di Federica durante gli ultimi due anni compongono un film-documentario unico che non vuole essere puramente celebrativo, ma soprattutto personale ed emotivo. Le musiche originali di Federica Pellegrini Underwater sono state ideate e composte da Samuel, autore e compositore estremamente prolifico, artista con all’attivo numerose collaborazioni, frontman e co-fondatore dei Subsonica e fondatore dei Motel Connection, con cui ha realizzato due colonne sonore.
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