Una serie animata per sensibilizzare e informare sui temi dell’ambiente. Le clip di ArPINA, realizzate da ARPA Sicilia nell’ambito del progetto “Informazione ambientale: iniziative a favore dei consumatori”, inaugurano un nuovo modo di comunicare, diretto ed empatico.
L’obiettivo è sensibilizzare e informare i cittadini sui temi del rispetto, della protezione e della valorizzazione della biodiversità e degli ecosistemi. Il progetto, promosso dalla segreteria generale della Presidenza della Regione su fondi del Ministero dello Sviluppo Economico, verrà presentato nell’ambito di “CATANIA 2030: ECOMED - PROGETTO COMFORT - Green Expo del Mediterraneo” presso il centro fieristico di Catania “Le Ciminiere” dal 14 al 16 luglio.
Il progetto s’inserisce in quello più ampio di restyling dell’immagine e della comunicazione dell’ARPA Sicilia intrapreso dal direttore generale Vincenzo Infantino: “Viviamo in un’epoca dove le informazioni si susseguono e si consumano a velocità sempre crescenti con il rischio di non trattenere i contenuti necessari al perseguimento di comportamenti consapevoli e responsabili.Arpa Sicilia opera per la conoscenza, il controllo e la tutela dell’ambiente attraverso la ricerca e il monitoraggio ambientale, strumento essenziale per lo studio dei sistemi ambientali, che consente di misurare il successo delle azioni di gestione e conservazione del territorio, di rilevare gli effetti di perturbazioni e disturbi a supporto della pianificazione e delle politiche. Con l’obiettivo di raggiungere un pubblico quanto più ampio ed eterogeneo possibile, ARPA Sicilia sta adottando nuove e molteplici soluzioni di coinvolgimento al fine di veicolare, in modo nuovo e accessibile, informazioni anche di livello scientifico. Una nuova immagine dell’ARPA Sicilia e un nuovo processo di comunicazione, - conclude il direttore - per coinvolgere ampi target di utenza e trasmettere velocemente i contenuti connessi con la mission e i compiti istituzionali dell’ARPA Sicilia nei settori della Ricerca e Innovazione, Educazione ambientale, Conservazione e Valorizzazione del patrimonio naturalistico e della Salute”.
Prima tappa di questo ampio progetto di innovazione comunicativa, Arpa Sicilia insieme con i cittadini, è stata dunque la realizzazione di un trailer della durata di un minuto al quale seguiranno 4 clip animate in cui la protagonista, una simpatica ape stile cartoon, ArPINA, guiderà l’utente in un percorso informativo sui comportamenti virtuosi da promuovere, trasmettere e perseguire nei vari contesti che riguardano la Terra, l’Aria e l’Acqua.
Comportamenti racchiusi già nella “r” di ArPINA: RIDUCI, RIUSA, RICICLA, RECUPERA. Queste le 4 mosse che si sviluppano in 17 passi sostenibili (secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile): semplici scelte quotidiane, come sprecare di meno, utilizzare prodotti eco-bio, adottare un’alimentazione sostenibile, muoversi con mezzi green. Buone pratiche descritte, in maniera dettagliata ma immediata, in un opuscolo informativo cartaceo di 12 pagine. Opuscolo che aiuta anche nella comprensione di termini utilizzati in ambito ambientale. Da qui, l’idea di un cruciverba, alla fine del libretto, per apprendere in maniera giocosa.
L’ape protagonista delle animazioni appartiene alla sottospecie autoctona siciliana Ape nera sicula (Apis mellifera sicula, il suo nome scientifico) la cui area di distribuzione naturale è la Sicilia occidentale. In quanto autoctona, l’ape sicula è un insetto ben adattato al clima mediterraneo caratterizzato da lunghi periodi di aridità. A partire dagli anni Settanta, conosce un lento declino che la porta a rischiare l’estinzione sia per la crescente domanda del mercato, che rincorre elevate produzioni e profitti, sia per i pochi apicoltori in grado di esercitare le laboriose tecniche di allevamento. È una specie instancabile, produce miele anche nei mesi più caldi. Un miele straordinario per la salute dell’uomo con proprietà antibatteriche e antifungine ed è Presidio Slow Food. Il ruolo dell’ape è determinante nella produzione di cibo: un boccone su tre si deve al lavoro degli impollinatori. Il loro declino mette a serio rischio la sicurezza alimentare mondiale e la salute degli ecosistemi.
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