"C'è la famiglia Jurgens per la musica, ci sono i quaderni di Corrado, ma non potremo avere prove in studio come un tempo, per ragioni di Covid. Ci sono le prove-peso, che fanno subito Il pranzo è servito. Ricordo che non cuciniamo, gli chef stellati possono dormire sonni tranquilli. A fare da contrappunto a tutto, c'è il poter girare la ruota, con la musica iconica che sentivo da bambino a pranzo. Giocheremo semplici e allegri".
"Il pranzo è servito" torna dopo 28 anni a riportare in tv lo storico programma di Corrado (condotto in passato anche da Claudio Lippi e Davide Mengacci) questa volta con la benedizione della vedova Marina Donato che lo produce, è Flavio Insinna dal 28 giugno alle 14 su Rai1 per un’estate intera da giocare.
Dopo 10 anni di messa in onda su Canale 5 (1982-1992) e una stagione su Rete 4 (1992-1993), sarà ora lo slot post prandiale di Rai 1 ad ospitare Il Pranzo è Servito, a 28 anni dall’ultima puntata.
Il direttore di rete Stefano Coletta spiega che non si è mai pensato ad un’altra opzione nella conduzione in quanto l’idea di riportare il programma in tv e su Rai1 è nata da una proposta avanzata proprio da Insinna d’intesa con Marina Donato.
"È stato come quando devi dichiararti in amore - spiega il conduttore e attore -. A Marina, dissi: Se ci danno un appuntamento in Rai, glielo proponiamo?".
"Dal 2010, ci stavo pensando. Ho fatto come Ulisse. Una volta ho visto i quaderni di Corrado sul quale strutturava le puntate de Il pranzo è servito. Non abbiamo superato in curva nessuno, siamo arrivati in Rai con questa proposta. Ed è arrivata la sorpresa. È una co-produzione ma spenderemo il giusto. Ci saranno premi congrui con il periodo. Tenteremo una versione 2021 con tematiche attuali, ambientali. Sempre con una semplicità di gioco e un circuito premiale alla portata di tutti. Nessuno è così folle da voler sostituire Corrado, semmai è un omaggio a un grandissimo. C'è solo amore per la tv, ma una cosa l’abbiamo ereditata: vogliamo riportare l’ottimismo sano di quel programma".
Settembre 1982. Era l’Italia campione del mondo che sognava di vincere anche ai quiz. Forse a quell'Italia non assomigliamo più ma i sentimenti, l’amore per il ricordo non si sopiscono con facilità.
"Bastano un suono, un meccanismo di gioco, la formulazione di una domanda - come gli ingredienti de Il pranzo è servito - a farci recuperare il piacere della memoria". Accadeva tutto 2700 puntate, 37 mila domande, milioni di telespettatori e un Telegatto fa.
Rai1 promette che accadrà di nuovo. Con la semplicità di allora, con le dinamiche di allora, con la voglia di allora, con i quaranta minuti di allora, con quella stessa avvolgente bonarietà. Con la ruota e la scenografia domestica a dominare, ma non a predominare.
Protagonista dal Teatro Delle Vittorie - dal 28 giugno alle 14 per un’estate intera da giocare - sarà la voglia di divertire e intrattenere con il gusto di attraversare anche la contemporaneità. E basterà un attimo, quella liturgia semplice, quello stacchetto musicale mandato inconsapevolmente a memoria a farci viaggiare senza però staccare i piedi dal pavimento e dalla vita che oggi ci ospitano. Sarà Flavio Insinna, padrone di casa e dei quiz gentili, il capotreno instancabile e dinamico, il giocoliere della parola. Imparare giocando, si può. Perché dietro ogni angolo e dietro ogni quesito c'è una storia, anche minima, che non conosciamo.
«Il pranzo è servito» su Rai1 è, oggi come tanti anni fa, un desiderio della CORIMA di Marina Donato e dei suoi soci Massimiliano Lancellotti e Stefano Bartolini.
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