ROMA. Registrato il 'sussurro' dei piccoli delle megattere: ha permesso di comprendere che i piccoli abbassano la 'voce' per non farsi sentire dalle orche e altri nemici, come i maschi che potrebbero separarli dalle loro madri. La scoperta, pubblicata su Functional Ecology e riportata anche sul sito di Science, si deve al gruppo coordinato da Peter Madsen, dell’università danese di Aarhus e dell’università australiana di Murdoch. Per registrare i suoni, i ricercatori hanno installato dei registratori su otto madri e i loro piccoli nel golfo di Exmouth, al largo delle coste dell’Australia Occidentale. Qui i piccoli trascorrono mesi per mangiare, allo scopo di guadagnare abbastanza peso che permetta loro di affrontare le lunghe migrazioni annuali verso l’Antartide o l’Artico. Questo periodo è cruciale per la sopravvivenza dei piccoli delle megattere durante la successiva migrazione e la comprensione del comportamento dei neonati in questa fase è importante per programmare i progetti di conservazione di questa specie. Tuttavia nonostante la sua importanza, non si conosce nel dettaglio. Ascoltando le registrazioni, i ricercatori hanno capito che i sussurri dei piccoli non sono richiami per il cibo, come si era pensato finora, ma è il modo con cui comunicano con le loro mamme mentre nuotano a stretto contatto con loro, in modo da non farsi sentire dai predatori e altri nemici. Le megattere sono note per i loro canti ma se anche i piccoli cantassero a 'voce altà secondo i ricercatori potrebbero attirare alcuni visitatori indesiderati: per esempio i maschi che potrebbero separare mamma e figlio esponendo quest’ultimo ai predatori.