MILANO. "A dire il vero non c'è una tappa che può decidere il Giro d'Italia del 2016: bisognerà tenere
un'andatura regolare per tutta la durata della corsa. Potranno decidere molto due delle tre cronometro e anche la tappa del Colle dell'Agnello, perché le condizioni climatiche potrebbero essere avverse quel giorno di fine maggio".
E' l'analisi che fa l'ultimo vincitore del Giro d'Italia, lo spagnolo Alberto Contador, della prossima corsa rosa. Il capitano della Tinkoff-Saxo non dovrebbe partecipare alla corsa a tappe di Rcs Sport-La Gazzetta dello Sport, ma non sono esclusi colpi di scena. Il percorso del 2016, infatti, piacerebbe molto allo spagnolo, che può sempre tornare sui propri passi e iscriversi.
"Una tappa importante mi sembra quella delle Dolomiti, con ben sei colli da scalare, fra cui il Giau e il Campolongo. Nel finale si può fare la differenza: quel giorno si possono perdere o guadagnare secondi, oppure minuti. Dipende", ha aggiunto Vincenzo Nibali, che il Giro d'Italia se lo aggiudicò nel 2013 e che l'anno prossimo - salvo clamorosi ripensamenti - sarà al via per cercare il bis.
Nel corso della presentazione odierna è stato premiato Ivan Basso, che si è ritirato dal Tour de France nello scorso luglio a causa di un tumore al testicolo: il corridore nato a Gallarate, che in seguito è stato operato con successo, è stato premiato per i due Giri d'Italia vinti nel 2006 e nel 2010. Basso ha annunciato il proprio ritiro dall'attività agonistica: resterà nel ciclismo, ricoprendo però altri incarichi nella Tinkoff-Saxo, la formazione russa di proprietà del magnate Oleg Tinkoff e capitanata dallo spagnolo Alberto Contador, della
quale fa parte anche il campione del mondo Peter Sagan.
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