ROMA. Le minuscole scimmie uistitì dai pennacchi bianchi (primati lunghi fino a 40 cm che vivono nelle foreste a sudest del Brasile) imparano sin da piccoli ad aspettare il proprio turno per 'vocalizzare', attendendo che l'altro si interrompa prima di emettere suoni, proprio come accade per i bambini ben educati. A dirlo è una ricerca condotta dall'Università della California, e pubblicata su Proceeding of the Royal Society B. Per gli studiosi questa scoperta indica un meccanismo di apprendimento simile in tutti i primati che potrebbe aiutare la comprensione dell'origine del linguaggio dell'uomo. In realtà questi primati non utilizzano un linguaggio vero e proprio, ma vocalizzano. Nella ricerca sono stati studiati i suoni emessi da due uistitì gemelli e dai loro genitori nel primo anno di vita dei piccoli. E hanno notato non solo che rispettare i turni per vocalizzare è un comportamento appreso, ma anche che gli adulti per insegnare ai piccoli a non interrompere ricorrono a metodi simili a quello che l'uomo utilizza per i figli. Se un piccolo vocalizzava mentre uno dei genitori 'parlava' i suoi suoni venivano ignorati dall'adulto, con il risultato che nel tempo i piccoli uistiti hanno imparato ad aspettare che l'altro finisse prima di esprimersi. Secondo gli studiosi, il comportamento di queste scimmie minuscole ricorda quello dell'uomo in una conversazione. Nel video due piccoli di uistitì dalla faccia bianca del Parco Natura Viva, mentre stanno aggrappati sul dorso del padre. In questa specie i parti gemellari sono molto frequenti ed è il papà a prendersi maggiormente cura dei cuccioli. Queste piccole scimmie hanno un'alimentazione molto particolare che comprende gli essudati delle piante: per questa ragione, ogni giorno al Parco viene preparata per loro la gomma arabica, di cui sono ghiotte. Al Parco Natura Viva trascorrono i periodi più freddi dell'anno all'interno della Serra Tropicale, in cui è stata ricreata una foresta tropicale del Sud America.