È on line su tutte le piattaforme digitali Tuo padre, mia madre, Lucia, la canzone con cui Giovanni Truppi partecipa alla 72esima edizione del Festival di Sanremo 2022. Il brano è accompagnato da un video in uscita oggi, 3 febbraio. La regia del video è affidata a Francesco Lettieri, che torna a dirigere un videoclip dopo il successo dei film Ultras e Lovely Boy. Martedì 15 febbraio Giovanni Truppi sarà a Palermo, alla Feltrinelli di via Cavour (ore 18.30) per la promozione. Nel video Giovanni si ritrova a suonare in un hotel improbabile, in una cena la cui atmosfera ricorda quella del Capodanno anticipato di Fantozzi. La serata piano piano si trasforma e lo fa anche Giovanni, che si ritrova a condividere con i bizzarri partecipanti qualcosa di magico, tra picchi di euforia e momenti di malinconia, quella che doveva essere una notte dimenticabile, a tratti anche imbarazzante, diventa un momento magico che li unirà per sempre, anche se non si rivedranno mai più.
Giovanni Truppi, che ieri ha cantato il suo brano per la prima volta sul palco dell’Ariston, ha già ricevuto due importanti riconoscimenti, il Premio Lunezia per Sanremo 2022 e la Targa Mei Artista Indipendente di Sanremo 2022. Tuo padre, mia madre, Lucia condensa le caratteristiche di scrittura di Giovanni, la sua inconfondibile capacità di fondere linguaggi musicali diversi e l’inventiva metrica e melodica, mettendole al centro di una nuova sfida musicale: la costruzione di una love song in grado di mescolare ruvidità e sentimento, Lucio Battisti e Vasco Rossi, canzone d’autore e spoken word, classicità e sperimentazione. La canzone è una dichiarazione d’amore, forse la più compiuta che Truppi abbia mai creato. Scritto con la complicità dei suoi due più fidati collaboratori - Marco Buccelli e Giovanni Pallotti - e insieme a due firme d’eccezione della canzone italiana - Pacifico (Gino De Crescenzo) e Niccolò Contessa(I Cani) -, il brano è prodotto da Marco Buccelli e Taketo Gohara, coadiuvati da Stefano Nanni a cui è stata affidata la scrittura degli archi. È la prima volta che Giovanni ha collaborato con un gruppo di lavoro così esteso: il nucleo del brano, nato quasi di getto dalle riflessioni del cantautore campano, è stato coltivato in modo profondo e condiviso fra tutti gli autori del pezzo. Primo brano del cantautore a vedere la luce dopo due anni complicati - per Truppi come per tutti - Tuo padre, mia madre, Lucia parla di scegliersi anche nei momenti difficili della vita e delle relazioni, e approfondisce il modo di vivere un rapporto in età adulta.
La biografia
Classe 1981, napoletano, Giovanni Truppi nella sua carriera ha pubblicato cinque dischi, di cui quattro di inediti: C’è un me dentro di me (2009), Il mondo è come te lo metti in testa (2013), Giovanni Truppi (2015), La raccolta Solopiano (2017) e Poesia e civiltà (2019). Il suo ultimo lavoro è 5 (2020), un ep di cinque tracce che raccoglie collaborazioni con Calcutta, Veronica Lucchesi della Rappresentante di Lista, Niccolò Fabi e Dario Brunori, accompagnato da un libro di storie a fumetti edito da Coconino Press. Chitarrista e pianista, in concerto utilizza un pianoforte di sua ideazione, ottenuto modificando un piano verticale: uno strumento di dimensioni inferiori allo standard, smontabile, ed elettrificato tramite una serie di pick-up che gli permettono di amplificarlo. È uno dei più autentici parolieri del nostro tempo, capace di affiancare vicende autobiografiche ad analisi filosofiche e sociali, affrontando frontalmente l’alto e il basso, la poesia e la politica, l’amore e il sesso, Dio e gli uomini. Quello che negli anni ha tratteggiato con la sua musica è un universo imperfetto e sincero, sfaccettato, capace di scavare a fondo nei sentimenti e di specchiare insicurezze e debolezze tanto intime quanto collettive. Sin dagli esordi ha coltivato una scrittura musicale varia, capace di attingere da linguaggi diversi come il jazz, il rock, il punk e la canzone d’autore, unita a un'inventiva metrica unica e brillante. Nel 2021 ha anche scritto il suo primo libro, L'avventura (La Nave di Teseo). Mercoledì 2 febbraio si è esibito al Festival di Sanremo 2022 per la prima volta nella sua carriera.
Tuo padre, mia madre, Lucia
Testo di Giovanni Truppi, Pacifico, Niccolò Contessa, Marco Buccelli
Musica di: Marco Buccelli, Giovanni Truppi, Giovanni Pallotti
Quando ti ho incontrata per la prima volta
ad una cena di sconosciuti in un bar di Torino
senza pensarci, d’istinto, ti ho guardato la mano
per vedere se fossi sposata
Brillano le teste e scintillano le stelle,
corrono corrono corrono, gli occhi si chiudono, gli attimi cadono
Parlami o sei triste, dove andiamo, che ci faccio qui
o siamo sempre stati qui?
E quando le cose tra di noi non vanno lisce
e sono malinconico o preoccupato
ripenso a quel momento e mi fido di lui
e anche se a volte litighiamo solo per la paura di metterci a letto
lo so che per quello che vogliamo fare noi un per cento è amore
e tutto il resto è stringere i denti
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
ascolteranno queste parole
si chiederanno come mi chiedo anch’io
se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
che amarti è credere che, che quello che sarò, sarà con te
E adesso che conosco anche la tua amarezza
e il buio senza parole in cui sei nuda di rabbia
io ti volevo dire che la mia anima ti vuole
ed il mio cuore pure
e che le mie fantasie si scaldano al pensiero del tuo fiato
Brillano le teste e scintillano le stelle,
coprimi la faccia e non farmi fare niente,
stringimi più forte e fammi dire un’altra volta sì
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
ascolteranno queste parole
si chiederanno come mi chiedo anch’io
se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
che amarti è credere che, che quello che sarò, sarà con te
Amore mio, per vivere facciamo mille cose stupide
Lo sai, per sopravvivere, semplifichiamo il più possibile
Ma cosa c’è di semplice? Amore mio che ridere
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
ascolteranno queste parole
si chiederanno come mi chiedo anch’io
se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
che amarti è credere che, che quello che sarò, sarà con te
Sto camminando verso di te,
ti vedo all’incrocio, mi fermo a guardarti
e aspetto l’attimo in cui ti girerai
e mi sorriderai vedendomi arrivare
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