SANREMO. Timbrica, rock ed elettronica. Tre parole chiave per identificarli in musica. E poi, giovani, energici e di bella presenza: classe ’88 il più grande, classe ’92 il più piccolo. Sono i Dear Jack. Ci saranno anche loro alla 65esima edizione del Festival di Sanremo per «un sogno che si avvera. Quello dell'Ariston è un palco che qualsiasi musicista in Italia sogna di calcare», dicono all'unanimità i 5 componenti del gruppo che, a dispetto del nome che richiama Jack Skeletron di Burton, è italianissimo. Dopo il premio della critica ad Amici 2014 (talent che li ha scoperti), dopo avere aperto i concerti negli stadi dei Modà la scorsa estate, e reduci dal sold out di Domani è un altro film - Il Tour che li ha visti in giro per l'Italia con l'omonimo album, doppio disco di platino, salgono a pieno titolo con i big sul palco dell'Ariston con Il mondo esplode tranne noi. Canzone dal sound internazionale, sezione ritmica serrata, timbrica decisa e dal testo che si presta a più significati. «Il mondo che esplode è quello intorno a noi. Intorno ai giovani» che possono in qualche modo cambiare le sorti della società. «Ma può essere anche ciò che c'è dentro di noi. In comune questi due mondi hanno l'amore, che ha il compito di riportare equilibrio». ALTRE NOTIZIE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA