Variante Omicron, Prestileo: "Vaccinare anche i popoli che vivono nei Paesi poveri"
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La variante Omicron è l’ultima scoperta nel virus SarsCov2. Isolata per la prima volta l’11 novembre in Botswana e il 14 novembre in Sudafrica è nota anche come, appunto, variante sudafricana. Al momento la mutazione desta l’attenzione della comunità scientifica, ma, come dice Tullio Prestileo, infettivologo dell’Arnas Civico di Palermo, “ancora le informazioni scientifiche a proposito non possono che essere piccole e superficiali”. “Quello che tuttavia in generale sappiamo sulle varianti è che qualunque mutazione ha sostanzialmente due caratteristiche - spiega il medico - quella di essere maggiormente diffusiva tra le persone e meno responsabile di malattia”. Particolarità che hanno a che fare con la biologia dei virus e che quindi interessano tutte le varianti del Covid-19, ivi compresa quella sudafricana. “Il vero problema - sottolinea Prestileo - resta la necessità di far vaccinare il più ampio numero di persone, non solo nel mondo occidentale ricco. Se abbiamo voluto la globalizzazione questa deve funzionare per tutto, quindi anche per i vaccini”, conclude.