Giovedì 19 Dicembre 2024

Fumatori, obesi e sedentari: in Sicilia più casi che nel resto d'Italia

This browser does not support the video element.

In Sicilia ci sono più fumatori rispetto alla media nazionale, ma anche più obesi e più persone che vivono in modo sedentario. I livelli d'inquinamento nell'isola invece sono tra i più bassi del Paese. E' quanto emerge dal rapporto 'The Europea House-Ambrosetti' realizzato in occasione del Forum 'Meridiano Sanità Sicilia', in corso a Palazzo dei Normanni a Palermo. A fumare è il 28% della popolazione siciliana, la media italiana è del 25,7%; quasi la metà è sedentaria, il 46% ben 11,5 punti in più della media nazionale (34,5%); gli obesi sono il 13,3%, in Italia il dato è pari al 10,9%. Inferiore di 7,5 punti rispetto alla media Paese è invece il livello d'inquinamento nell'isola; la provincia di Enna è quella con la più bassa concentrazione di polveri sottili. Negli ultimi cinque anni, la spesa per il personale in Sicilia si è ridotta dello 0,5% all'anno, arrivando a un valore pari a 2,8 miliardi di euro nel 2018 (l'8% della spesa nazionale per il personale sanitario), a fronte di una maggiore domanda di salute. E' quanto emerge dallo studio "The European House-Ambrosetti" realizzato nell'ambito del Forum 'Meridiano Sanità Sicilia', in corso a Palazzo dei Normanni. Per l'assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, la riduzione della spesa per il personale è dipeso dal "tetto" stabilito dallo Stato nell'ambito del piano di rientro. "Noi - ha affermato Razza parlando con i cronisti - abbiamo messo in campo la più grande operazione di concorsi pubblici e stiamo lavorando all'aumento del tetto di spesa, con una crescita graduale del 5% come stabilito dalla manovra nazionale". Per lo studio Ambrosetti "minori livelli di spesa sono la conseguenza di minor personale impiegato nel servizio sanitario regionale che oggi appare sottodimensionato; infatti se a livello nazionale il numero di addetti per 10 mila abitanti è pari a 109,9 a livello regionale tale valore passa a 95,8". In Sicilia il 23% del personale è rappresentato da medici (18% la media nazionale) e per il 50% da infermieri (54% la media nazionale). In Sicilia l'ecosistema della salute nella sua interezza, componente pubblica e privata, genera un valore aggiunto diretto nell'economia che ammonta a 5,8 miliardi di euro, cui si aggiungono ulteriori 4 miliardi nei settori indipendenti, per un valore complessivo di 9,8 miliardi, l'11,2% del del Pil regionale. E' quanto emerge dallo studio "The European House" Ambrosetti nell'ambito del Forum 'Meridiano Sanità Sicilia' su "Il valore dell'ecosistema della salute come leva di crescita economica, coesione sociale e sviluppo sostenibile di un territorio". L'evento è organizzato dal Cefpas in collaborazione con "The European House" Ambrosetti e con il patrocinio dell'Assemblea siciliana e della Regione siciliana. In questo video, l'intervista a Ruggero Razza.

leggi l'articolo completo