«Forza Italia è un partito aperto, accolgo con piacere Giancarlo Cancelleri. È stato un avversario di Musumeci, ma l’ha fatto con stile. Nel suo ruolo di vice ministro e sottosegretario ha dimostrato di fare gli interessi della Sicilia». Ad aprire le porte a Cancelleri, che da poco ha dato il suo addio al M5S è il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, durante il primo resoconto di Forza Italia al Politeama di Palermo, a sei mesi dall’insediamento dell’Assemblea regionale siciliana. Erano presenti i deputati e gli assessori regionali, il coordinatore regionale e i parlamentari nazionali. La convention è cominciata con un applauso a Silvio Berlusconi e gli auguri di tutti per una pronta guarigione. Sul maxi schermo è stato trasmesso un contributo video con immagini di repertorio del leader del partito in cui si parlava del valore del partito nel Paese. Il primo a salire sul palco è stato il sindaco Roberto Lagalla. «Essere qui – ha detto il primo cittadino - è dare ancora oggi un'adesione a un progetto politico di coalizione. Non ci è consentito sbagliare: occorre lavorare con determinazione, volontà e prospettiva, continuando sulla strada della stretta collaborazione tra il governo regionale e il governo della città». Il coordinatore regionale Marcello Caruso ha definito la giornata un momento di festa. «Oggi siamo qui – ha detto Caruso - per dire ancora che Forza Italia è un partito aperto ai moderati e ai liberali, con un occhio di riguardo alle imprese. Vogliamo dare enfasi al nuovo corso che è una continuità di un percorso che è già esistito, alla luce di una polarizzazione della politica nazionale che vede uno spostamento verso la destra sociale a cui noi siamo comunque legati da una coalizione e una sinistra che si polarizza più a sinistra. Cogliamo il disagio di tanti e vogliamo dare una casa ai loro sentimenti».
Cancelleri passa ufficialmente a Forza Italia e si apre una polemica con i grillini
Al raduno azzurro c'era anche l'ex M5s Giancarlo Cancelleri. E a tal proposito lo stesso Marcello Caruso ha detto: «Dove vi fossero proposizioni di soggetti importanti che hanno avuto anche un ruolo istituzionale credo che non debba esserci preclusione alcuna, anche perché un partito credo debba dare diritto di cittadinanza e non semplice annessione. Chi viene e porta dei contributi offre valori importanti che verranno messi a disposizione della comunità e del partito. All’Assemblea regionale siciliana e a Roma - ha aggiunto - tra i miei ex compagni, sulla base del limite dei due mandati, probabilmente qualcuno magari valuterà se fare la mia stessa scelta»
La dichiarazione di Cancelleri dopo l'ufficializzazione del passaggio in Forza Italia
«Chi non cambia mai idea non cambia mai nulla - ha detto l’ex leader del M5s in Sicilia alla fine della convention di Forza Italia -. Mi sono reso conto che probabilmente in passato ho fatto delle valutazioni errate, ho cambiato idea. Oggi c'è una famiglia di valori che mi può accogliere e che l’ha fatto nonostante io abbia espresso delle parole dure anche nei confronti di Schifani in campagna elettorale. Schifani ha voluto andare oltre e ha ha voluto tributarmi un gesto di affetto e di stima, che ho apprezzato».
La reazione. Alessandro Di Battista: « non conosce vergogna»
«Che parabola indegna. Io mi vergognerei come un ladro al suo posto. Ma evidentemente c'è chi la vergogna proprio non la conosce come ormai non conosce la vita al di fuori dei palazzi». Così Alessandro Di Battista, su Facebook, commenta il passaggio del suo ex compagno nel M5s Giancarlo Cancelleri a Forza Italia, annunciato oggi a Palermo. «Gente che - ha aggiunto Di Battista - ha perso la testa al primo onorevole ascoltato. Gente che ha perso il contatto con la realtà alla prima tartina offerta. Che preferisce la promessa di una poltrona alla dignità personale e che ora è costretta pure a ridere alle battute di Schifani per tentare di accreditarsi un po'. A Roma abbiamo un detto: "Al culo che non ha mai visto camicia er canavaccio je pare seta". Ricordo gli attacchi di Giancarlo Cancelleri nei miei confronti - scrive Di Battista - quando lasciai il Movimento 5 Stelle per quell'ignobile sostegno al governo Draghi. Governo che, tra l’altro, permise a Cancelleri stesso di incassare qualche stipendiuccio in più come sottosegretario alle Infrastrutture (piazzato da Di Maio che l’altro giorno se ne stava pacioso in una tavola rotonda a mangiare accanto ad Angelino Alfano). Ricordo interviste piuttosto meschine da parte sua colme di livore (mi chiamava «DisFattista» perché non volevo l’alleanza con il Ps) e rimproveri pubblici. Magari sperava che attaccare me ed inumidire le natiche draghiane gli avrebbe garantito qualche posto al sole. Ricordo quando Giancarlo Cancelleri - ricostruisce Di Battista - mi definiva un nostalgico, uno che non capisce la complessità della politica, uno rimasto ai tempi di Casaleggio, uno incapace di evolversi. Ebbene in queste ore Cancelleri (che ha abbandonato il Movimento non per ragioni politiche ma solo perché non gli hanno permesso di candidarsi ancora una volta) sta partecipando alla convention di Forza Italia a Palermo. È forse questa l’evoluzione che non sono riuscito a comprendere? Guardate - conclude Di Battista - Cancelleri è seduto dietro Schifani. Ricordo quello che diceva sia pubblicamente che privatamente di lui».
Nota ufficiale del M5S su adesione di Cancelleri a Forza Italia
«A Giancarlo Cancelleri, che finalmente ha trovato un approdo politico, auguriamo buona vita. Giancarlo ha dato molto al Movimento, ma dal M5S ha ricevuto tutto. Se ha ricoperto incarichi prestigiosi, di certo è solo grazie al Movimento 5 Stelle. Sarebbe pertanto corretto che non sputasse sul piatto dove ha mangiato e sul Movimento che gli ha consentito di uscire dall’anonimato e di fare politica. Sulla sua collocazione finale - aggiunge la nota - evitiamo di fare commenti, se il partito che gli ha dato ospitalità, e in cui evidentemente si rispecchia, è il partito di Berlusconi, Dell’Utri e Schifani, la cosa si commenta da sola. E in maniera eloquente».
Le parole di Giuseppe Conte sul caso Cancelleri
«Non parlo dei sindaci, ma vedo che chi si è proposto come nostro sindaco oggi condivide la visione di Schifani, Dell’Utri e Cuffaro - ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte a margine dell’assemblea nazionale della Rete dei Numeri Pari -. Questa vicenda mi conferma che abbiamo fatto bene a mantenere il limite del doppio mandato.Non posso che ricordare ed apprezzare - ha concluso - quelli che, come Vito Crimi e Paola Taverna ad esempio, hanno rispettato questa regola e sono ancora qui a darci una mano».
Il grande assente alla convention di Forza Italia
Non era presente alla kermesse di Forza Italia Gianfranco Miccichè. La convention è stata organizzata dal gruppo parlamentare del partito in seno all’Assemblea siciliana di cui Miccichè non fa parte. Pur essendo transitato nel gruppo misto, l’ex coordinatore del partito in Sicilia, guidato ora da Marcello Caruso, non ha mai comunicato di avere lasciato Forza Italia. Nel video parlano il coordinatore Forza Italia Marcello Caruso, il capogruppo dell'Ars Stefano Pellegrino, l'assessore Edy Tamajo e la senatrice Stefania Craxi