Il governatore della Sicilia Renato Schifani si è insediato a Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione, nel corso della tradizionale cerimonia del passaggio di consegne con Nello Musumeci. Tra i presenti anche la signora Franca, moglie di Schifani. "Per la seconda volta nella storia della mia vita politica sono stato chiamato inaspettatamente a ricoprire un alto ruolo. Ma ho assunto questo incarico nella consapevolezza che occorreva dire sì per amore della mia terra che aveva bisogno di un governo stabile e unito - dice il presidente -. Assumo questo ruolo in un momento in cui l’applicazione della legge del 2021 pone una vacatio istituzionale. La mia priorità saranno le emergenze: domani con il responsabile della Protezione civile ci recheremo nel trapanese per verificare i luoghi colpiti dal nubifragio. Mi riservo poi di incontrare i dirigenti, in campagna elettorale ho detto spesso che serve la semplificazione", ha detto Schifani. "Lascio una regione con le carte in regola, con tante cose ancora da fare, tante cose avviate e tante cose che non abbiamo avuto neppure il tempo di avviare. Una regione che ha ritrovato decoro e credibilità istituzionale e che ha misurato con orgoglio la sua efficenza. Abbiamo compiuto in questi cinque anni un lavoro straordinario mettendo nel conto anche due anni di terribile pandemia. Nessun altro, non è superbia ma sereno giudizio, in questo contesto e con queste risorse umane e strumentali avrebbe potuto fare di più", ha detto Musumeci. "Mi hai lasciato in eredità due richiami e raccomandazioni che stanno dentro la mia mente: non accettare mai accordi al ribasso, e ti garantisco, lo dico al mio amico Nello, non li accetterò mai. E poi mi sforzerò di essere aperto al dialogo con tutti, con la maggioranza e le opposizioni che intendo incontrare; nulla di precluso con chi sta in Parlamento, se ci saranno delle proposte le valuteremo", ha detto Schifani a Musumeci. "Quando ci sarà da decidere non mi farò tirare la giacca, come hai fatto tu Nello. Non avrei mai minimamente accarezzato l'ipotesi di accettare la proposta di candidatura se non avessi avuto la consapevolezza che poteva essere valutata serenamente dal presidente Musumeci - ha continuato il neo presidente -. Occorreva dire si per amore della mia terra che aveva bisogno di un governo unito e stabile e che avrebbe avuto un riferimento nel governo nazionale" ha aggiunto. Per la Giunta regionale, il Governatore ha detto che "i tempi sono medio lunghi, lavoreremo perché ci sia una rappresentanza legittimata dal popolo. Ci può essere l’eccezione alla regola purché quella eccezione rispetti certe regole". Schifani ha poi parlato dei termovalorizzatori: "Il tema dei rifiuti rischia di esplodere da un minuto all’altro perchè certa politica, obbedendo in passato spesso a demagogie, ha finito per bloccare lo sviluppo». Così il presidente della Regione, Renato Schifani, durante la cerimonia di insediamento, a Palazzo d’Orleans, a cui ha partecipato anche il presidente uscente, Nello Musumeci, per il passaggio di consegne. «Occorre sempre un equilibrio tra lo sviluppo e la tutela dell’ambiente - ha proseguito -. Ormai siamo arrivati un punto di svolta: non possiamo fare a meno dei termovalorizzatori". E niente paura per il futuro: "Ho vissuto accanto ad una persona che si chiama Silvio Berlusconi che ha governato il paese e che ha vissuto aspetti difficili per aspetti giudiziari. So che vuole dire governare in un momento di mancanza di serenità e preoccupazione. Ho visto quell'uomo continuare a preoccuparsi dello Stato. Non mi farò intimidire da certi personaggini che cominciano ad aleggiare".