Riconsegnare il Pd ai suoi militanti. Da Palermo parte una proposta politica per coinvolgere chi vive «con confusione» l'esperienza all'interno del Partito Democratico. Non una nuova corrente interna ma un tema di valorizzazione della classe dirigente. «Per troppo tempo - spiega Antonio Rubino, fino a pochi giorni fa responsabile organizzativo del Pd - le classi dirigenti vere, quelle che aprono le sezioni, fanno la militanza vera, regalando una parte del proprio tempo, o restano all'angolo o vengono triturate da un tritacarne dei giochi perversi che a volte la politica ci consegna. Io credo che la prima innovazione politica sia fermare tutto questo e riconsegnare il partito ai suoi militanti». Presenti alla conferenza stampa di presentazione della nuova «proposta», anche i deputati dem uscenti Carmelo Miceli ed Erasmo Palazzotto. Con loro Milena Gentile, Fabio Teresi e Marco Frasca Polara. «Stiamo provando a unire cose diverse, profili, idee, esperienze politiche diverse - spiega Palazzotto - davanti alle sfide che il nostro paese si trova a dovere affrontare non possiamo voltarci dall'altra parte. Vogliamo fare del Partito democratico lo strumento per resistere alla destra e cambiare la storia del nostro Paese». «Abbiamo un solo modo per fare campagna elettorale - conclude Carmelo Miceli - mettendoci faccia, anima e cuore. Provando a spiegare il rischio che corre questo Paese con l'avanzata della destra».