«Vogliamo giocarcela fino in fondo, rivolgendoci anche agli elettori del M5s ai quali vogliamo dire che l'alternativa progressista siamo noi, l'alleanza che sostiene Caterina Chinnici con la quale noi vogliamo portare avanti il nostro progetto». Lo ha detto il vicesegretario del Pd Giuseppe Provenzano nell'incontro di presentazione dei candidati alle Politiche nella sede del partito siciliano, a Palermo. «C'è stato un vero e proprio voltafaccia di Conte che ha creato un grande malcontento e sconcerto persino tra gli eletti e tra gli elettori del M5s - ha aggiunto -. Questo è il passato, noi guardiamo al futuro, la competizione è con la destra di Renato Schifani che rappresenta un ritorno al passato più buio di questa terra. È stato un vero e proprio regalo che Conte ha fatto alla peggiore destra di sempre che in Sicilia è persino peggiore di quella nazionale. E quando qualcuno dice che il M5s è una forza progressista e qualche elettore di sinistra vorrebbe votare il M5s bisogna ricordare sempre che per una forza di sinistra la prima regola è di non fare una regalo alla destra come ha fatto Conte», ha detto Provenzano. Il lavoro, oltre ai temi ambientali, è tra le priorità del partito in vista della sfida elettorale. «Per me è un motivo di orgoglio che a guidare la lista del Pd nella Sicilia occidentale in Senato ci sia una donna che ha fatto della battaglia per il lavoro la sua ragione di impegno pubblico e politico e che oggi mette a disposizione del partito questo suo bagaglio personale», ha detto Provenzano a proposito delle polemiche sulla candidatura in Sicilia dell'ex segretaria della Cisl Annamaria Furlan. E ha aggiunto: «Per fare gli interessi della Sicilia non basta essere siciliani. Basta pensare a Schifani, che è nelle Istituzioni da metà degli anni Novanta: in tutti questi decenni cosa ha fatto per la Sicilia? Sono stati i siciliani che hanno concepito l'Isola come un granaio di voti, andavano a Roma e non facevano gli interessi dei siciliani ma quelli degli alleati come la Lega nord che ha mantenuto sempre la sua vera faccia: tutelare gli interessi del resto del Paese». La politica sarà chiamata a dare risposte contro il caro bollette. "Viviamo un'emergenza energetica e per le famiglie e le imprese servono risposte forti. Noi proponiamo un contratto luce sociale per darla gratis fino al 50 per cento per le famiglie con redditi medio bassi, mentre per la parte eccedente prezzi calmierati e raddoppio degli sconti alle imprese. «Lo vogliamo fare fissando un tetto nazionale al costo dell'energia, un tetto europeo al prezzo del gas e scorporando il prezzo del gas cresciuto a dismisura. È singolare che chi ha fatto cadere Draghi, oggi si rivolge a lui in ginocchio».