Adesso ci sono anche il nome e il simbolo. Prende forma il nuovo partito Cateno De Luca e Dino Giarrusso. «Poche chiacchiere e molti fatti: il movimento politico Sud Chiama Nord coinvolgerà nuovamente i cittadini, oggi più che mai disamorati dal teatrino dei partiti vecchi e nuovi, per liberare insieme l'Italia, partendo dalla Sicilia», affermano in una dichiarazione congiunta.
Giarrusso sarà il segretario nazionale e De Luca il coordinatore, affiancati dalla ex-iena Ismaele La Vardera, candidato alle regionali e presidente del partito. «Sarà un movimento popolare ed al tempo stesso un partito - spiegano in una nota - che, ispirandosi ai principi autonomistici e federativi dei territori, vuole definire ed attuare un concreto 'patto di solidarietà Sud Nord', integrando un nuovo quadro di politiche nazionali ed europee finalizzate ad eliminare le sperequazioni sociali economiche ed infrastrutturali tra il meridione ed il resto dei territori europei che non rendono competitivo il "Sistema Italia"».
Meno chiacchiere, dunque, è il loro motto. «Dobbiamo dare lavoro ai nostri cittadini - aggiungono Giarrusso e De Luca - non parlare astrattamente di lavoro. Dobbiamo assicurare sicurezza alle nostre città facilitando autenticamente la funzione delle forze dell'ordine, non parlare di sicurezza in modo generico, come se dipendesse dal caso.
Sappiamo che garantire una maggiore efficienza, competitività e miglior tenore di vita al Sud avrebbe un eccellente impatto positivo, economico, sociale e di sviluppo, anche per tutte le regioni del Nord Italia, creando finalmente un paese che corre compatto alla stessa velocità, e che sarà molto più competitivo non solo in Europa ma nell'ormai globalizzato mercato mondiale».
De Luca è candidato dunque alla presidenza della Regione Siciliana come «sindaco di Sicilia» e ha anche ufficializzato le prime due liste a suo sostegno.
«Partiamo con due liste che sono già quasi chiuse - ha annunciato - la prima, "De Luca sindaco di Sicilia Sud chiama Nord Giarrusso", sarà quella del candidato presidente e la seconda si chiama "Sicilia Vera Rinascimento Sgarbi". Nel prossimo Parlamento ci devono essere almeno 10 sindaci di Sicilia. Altre liste le presenteremo man mano che le completeremo, già abbiamo 4 simboli pronti». Poi ha anticipato: «A fine luglio ci vedremo a Brancaccio a Palermo, dove si firmerà la piattaforma di "De Luca sindaco di Sicilia" che coinvolgerà movimenti e associazioni con cui si sottoscriverà il patto con noi, chiuderemo in anticipo tutte le nostre liste rispetto alla campagna elettorale».
De Luca andrà in ticket con Giarrusso. L'ex sindaco di Messina presidente, l'ex Iena sarà vice. «Sud Chiama Nord sarà presente nella lista comune con De Luca sindaco di Sicilia, e sono già migliaia le richieste di adesione, sia da chi vuole per la prima volta impegnarsi personalmente, sia da chi è rimasto deluso da altre esperienze, destra sinistra e Cinquestelle, scappando a gambe levate da un sistema incancrenito. Sarà fondamentale - sottolineano entrambi - il rapporto con sindaci, consiglieri e amministratori locali: sono loro la prima presenza istituzionale, e con loro la politica "alta" deve collaborare, non rendergli la vita difficile come ha fatto negli ultimi decenni. Non è un caso se abbiamo appena stravinto a Messina con Federico Basile, e se il progetto per le regionali si chiama "Sindaco di Sicilia": tantissimi sindaci hanno già aderito a questo progetto di liberazione».
«Qui il tesoro di Paperon de' Paperoni è la Sicilia - ha detto Giarrusso - c'è chi ha utilizzato la politica per interessi personali. Noi li vogliamo cacciare».
L'ex 5 Stelle ha fatto riferimento anche alle recenti elezioni amministrative: «In questa campagna elettorale - ha affermato - si è parlato di tutte le città, ma non di Messina e della vittoria di Federico Basile. Da soli abbiamo preso la somma di tutti i partiti di centrodestra e centrosinistra, una piccola realtà ha dimostrato che si può cambiare stando dalla parte dei cittadini. Noi vogliamo far sì che non ci sia più 'gap' tra Meridione e Nord. Vogliamo far capire a tutti gli italiani che un Sud più forte rende forte anche il Nord e fa bene a tutta l'Italia - ha proseguito Giarrusso -. Vogliamo creare una forza solidale e federativa tra Sud e Nord, mettendo insieme anche piccole forze locali che al momento non hanno voce, pur essendo importanti nei territori. Abbiamo avuto riscontri da sindaci, amministratori locali e soprattutto semplici cittadini».
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