La macchina degli appalti si è fermata, impanata in pastoie burocratiche fra Roma e Palermo. E così la valanga di nuovi posti letto e reparti di terapia intensiva che doveva essere ultimata fra ottobre e dicembre, prima dell’arrivo della quarta ondata di Covid, è rimasta per lo più solo sulla carta. Il nuovo traguardo è fissato a fine marzo. È arrivata prima Omicron. C’è un ritardo di sei mesi nella realizzazione dei nuovi posti letto che il governo nazionale e la Regione hanno pianificato a ottobre 2020. A quell’epoca è partita la corsa per rafforzare la sanità e aumentare i posti in terapia intensiva e sub-intensiva: l’obiettivo è stato fissato a 571 nuovi letto in tutta l’Isola. In più sono previsti almeno due nuovi grandi Pronto soccorso a Palermo.
Pronti 95 posti su 571 previsti
L’ultimo bilancio è di 95 posti letto già ultimati, di cui 46 di terapia intensiva e 49 di terapia sub-intensiva. Altri 232 posti sono in fase di realizzazione. Gli ultimi 244 ancora da appaltare.
L’intoppo al Cervello
Dietro i numeri ci sono i casi concreti. Al Cervello di Palermo ci sono ben 22 posti letto (quelli mostrati nel video) che il commissario per il Potenziamento della rete, l’ex dirigente regionale Tuccio D’Urso, è pronto a inaugurare da prima di Natale. E tuttavia non può, perché è emerso un problema nelle apparecchiature che collegano l’ossigeno: «Lo stiamo risolvendo, questione di giorni», assicura D’Urso, aggiungendo che nel frattempo, sempre a Palermo, sono stati attivati 19 posti al Policlinico ed entro fine mese verranno aperti i due nuovi Pronto soccorso al Civico e a Villa Sofia.
L’affondo del M5S
Eppure, proprio lo scivolone al Cervello è diventato un assist per la polemica politica. I pentastellati hanno ricordato che nel nosocomio di viale Regione Siciliana «i posti letto non sono stati fatti e si è invece montato un ospedale da campo». D’Urso ha replicato che «la tensostruttura non serve per le terapie intensive, comunque pronte, quanto per le emergenze». Ma è una precisazione che non è bastata al gruppo guidato all’Ars da Nuccio Di Paola: «A che punto sono i lavori che avrebbero dovuto assicurare più posti letto per i malati Covid in terapia intensiva e sub-intensiva senza più la necessità di dovere intaccare quelli necessari ai malati non Covid?».
Lavori al palo e costi moltiplicati
È successo che a un certo punto, siamo a giugno scorso, la Regione si è accorta che il piano approvato a ottobre 2020 «era sottodimensionato». Cioè andava rivisto nella tipologia di interventi da realizzare e nei costi. A quel punto gli uffici regionali hanno riscritto tutto: inserendo per esempio la trasformazione del Cto di Villa Sofia a Palermo in centro infettivologico e la realizzazione all’ospedale di Marsala di un altro plesso specializzato nelle malattie infettive. E poi hanno spedito il carteggio a Roma. Il ministero lo ha rispedito approvato - spiegano alla Regione - solo a metà ottobre scorso.
I costi lievitati di 100 milioni
Ma il nuovo piano ha bisogno di fondi extra: i primi 129,8 milioni stanziati dallo Stato non sono più sufficienti. Ne servono altri 107,5, che Musumeci stanzia a dicembre scorso. È in questo rimbalzo fra Roma e Palermo che la macchina degli appalti si è impantanata. Nell’attesa del nuovo piano Roma ha bloccato i finanziamenti e dunque a Palermo sono stati sospesi i pagamenti alle imprese: alcune hanno proseguito, fiduciose, altre si sono fermate. E così quei 232 nuovi posti in 30 ospedali che nelle carte approvate dal ministero la Regione si impegnava «a portare a compimento entro ottobre 2021» sono tutti ancora in corso. Fra questi spiccano i lavori per i 32 nuovi posti al Policlinico di Messina e gli altri 18 al Papardo, i 14 al Guzzardi di Vittoria, i 9 all’Umberto I di Enna, i 18 a Siracusa, i 16 a Caltagirone e Marsala, i 20 a Ribera e via così. La nuova tabella di marcia indica varie scadenze comprese fra fine gennaio e marzo.
La Regione si difende
Razza si dice certo che non ci saranno altri intoppi: «Entro fine marzo i lavori in corso verranno ultimati». L’assessore però ribalta la lettura che l’opposizione fa dei dati: «Non c’è alcuna regione italiana in cui il piano di potenziamento della rete ospedaliera non abbia avuto intoppi. Anzi, la Sicilia è la Regione più avanti nella realizzazione del piano». Sia D’Urso che Razza si affrettano anche a precisare che «in questo momento nell’Isola non c’è carenza di posti letto nelle terapie intensive». I tempi sono però ancora più lunghi per gli ultimi 244 nuovi posti letto del tutto da appaltare. Nel piano rimodulato che la Regione ha spedito a Roma in estate c’era un impegno a mandare i lavori in gara entro fine 2021. Ora i tempi si allungano, e bisognerà prevedere almeno sei mesi in più su tutte le scadenze.
Persone:
20 Commenti
alessandro
11/01/2022 23:01
invece di trovare il colpevole.....fate le cose....finite i lavori e non perdete tempo a discutere di responsabilità.....per quelle c'è la magistratura! PAURA EH?
telonius
12/01/2022 10:59
Sicuramente è colpa dei dirigenti novax....
io
12/01/2022 07:20
la po0litica del nn saper fare......
Romualdo
12/01/2022 08:20
Regione siciliana e stato "perdono" la sfida e noi "paghiamo".
Guido Pepe
12/01/2022 08:24
E che speranze abbiamo con questi? Chi di speranze campa disperato muore...di covid
nino 57
12/01/2022 08:25
giocano a ping pong mentre la casa brucia. E' una totale delusione e se cerchi un colpevole....... non c'è!
sergio
12/01/2022 08:37
Spero che la Guardia di Finanza alla fine, guardi "bene" dove finiscono una parte delle somme stanziate........
Giuseppe
12/01/2022 08:49
Qualcuno sa dire che fine ha fatto l'area attrezzata per il covid nell'ex imi? L'anno scorso è stata inaugurata ed ora già abbandonata?
Prevedibile
12/01/2022 09:04
Esito nefasto ampiamente prevedibile essendo note le "capacità" di chi è stato incaricato per occuparsi della realizzazione. In genere chi perde per trent'anni di seguito non si prende in considerazione, ma qualcuno lo si promuove perché pur perdendo la Sicilia talvolta vincono i soggetti giusti.
Domenico
12/01/2022 09:25
Posti letto pronti, e intanto i contagi salgono alle stelle.
Pippo
12/01/2022 09:57
La solita e perenne vergogna italiana, nemmeno nelle emergenze sanitarie, in tanti mesi di tempo, sono riusciti a fare qualcosa di veramente utile alla società civile.
Giorgio
12/01/2022 10:33
Solo questa sfida abbiamo perso?
Gaetano P.
12/01/2022 11:14
Ma per Renzi il Mes all'Italia non serviva. Il prestito europeo per ammodernare la sanità era il male assoluto, pur di non averlo ha fatto cadere un governo (almeno così raccontava). Gente così fa danni enormi al Paese per le proprie beghe di potere, un cinismo spaventoso.
davide
12/01/2022 11:21
Tutti a lamentarsi, però quando ci sono le elezioni,tutti a casa tanto un cancia nenti. Fate il favore...
Paolo
12/01/2022 11:27
Colpa dei ''no-vax''. Quando capirete che ogni cosa è mossa dal denaro, avrete capito il 100% della truffa
Dario Firpo
12/01/2022 12:56
Ancora pochi mesi e non si parlera' piu' del M5S. Loro bravi e gli altri .....
Elzeviro
12/01/2022 13:55
Trasparenza, controlli e cifre adeguate!! È inutile chiedere di fare le nozze con i fichi secchi!!
Jonathan
12/01/2022 14:00
Stessa storia a Marsala ma non fa notizia
Daniele Patrizi
12/01/2022 14:09
Ovviamente non ha nessun impatto sulla sanità secondo il M5S dichiararsi per il vaccino obbligatorio...... No no no, c'è spazio per tutti amiconi! Si vede, no? Sono questi i giochetti partitici in un mare di ambiguità ed errori pregressi, di varia origine. Le conseguenze però non sono di vago impatto, sono su chi paga una penuria di assistenza in periodo Covid anche per dialisi e tanto altro. Troppo comodo, quando si sa che per conseguenza vengono tagliati altri servizi per Covid, riferirsi ad una situazione diversa da quella reale ed attuale. Però, qualcosa non è chiaro: come viene approvato un piano del genere con degli errori del genere? Come posso considerare ciò un " intoppo " ? Dunque la Sanità pubblica è destinata a tagliare sempre più servizi, è un destino inarrestabile. Eppure esistono regioni italiane che funzionano meglio. Sarà l' insularità, la responsabilità o la privatizzazione ? I soldi sono stati destinati solo alle opere o c'è stato qualche prelievo intermedio ? I no vax che rifiutano un vaccino senza motivi reali ( da distinguere dai motivi della loro realtà autocelebrata) danneggiano la Sanità Pubblica o è una falsità ? La politica, tutta, vive proprio di questi giochi di parole. La sanità pubblica un po' meno.
Mic
12/01/2022 14:50
Se fossimo tutti vaccinati ci sarebbero meno motivi per mettere le dita nella marmellata. La pandemia esiste ed esistono i suoi effetti, in alcuni casi drammatici, ma come per tutte le cose della nostra esistenza e' fuori di dubbio che in questi due anni ci sia stato l'assalto alla diligenza da parte di tanti affaristi un po' sciacalli .....ora al di la' delle evidenti azioni di accattonaggio di soldi e di opportunita' di guadagno, e' una enorme vergogna che nel 2022 una città debba vivere nel terrore di non avere abbastanza posti letto negli ospedali
Pino
12/01/2022 15:13
Sto termine "affaristi" pronunciato si valuta soprattutto in base a chi lo pronuncia...
Carm
14/01/2022 09:53
Scusi ma qual'e' l' illuminante logica che lega il mi devo fare inoculare, per no permettere che affondino le dita nella marmellata? Forse e' stato ed ancora e' il panico telecomandato per mantenere questo stato di emergenza che produce benefici per i soliti noti...sulla marmellata.......
Maurizio
13/01/2022 10:50
Li avete votati alla Regione? Adesso pedalate