La sicurezza come priorità per tutti i lavoratori. La richiesta alla politica di fatti concreti. Alle imprese l’appello “basta capitalismo predatorio”. E infine alla città di Palermo, “per la quale servirà una donna o un uomo che ‘il sindaco lo voglia fare’ perché sarà un compito complesso”.
“Il momento è tragico serve oggi più che mai agire con grande Responsabilità per imboccare la strada dell’Innovazione, unica percorribile per uscire dalla crisi”, ha aperto cosi i lavori del consiglio generale della Cisl Palermo Trapani il segretario Leonardo La Piana durante la sua relazione sul quadro economico e politico dei due territori. Il segretario generale ha articolato il suo intervento attorno a quattro messaggi.
“Il nostro primo pensiero è rivolto alla sicurezza sul lavoro, che deve essere priorità assoluta per il mondo del lavoro, per gli enti preposti al controllo e per le istituzioni. Lo diciamo da tempo bisognare partire dalla sinergia fra tutte le parti chiamate in causa. Servono poi ispettori e medici del lavoro, maggiore formazione dei lavoratori e prevenzione, sanzioni severe per chi trasgredisce, e fondamentale anche un ruolo con poteri ancora più incisivi degli RLS”.
Il secondo messaggio del sindacato è rivolto al mondo della politica “le chiacchere stanno a zero, siamo in una fase di crisi così acuta che se non giungeranno fatti concreti rischiamo di non riuscire a risalire la china. Dai cantieri per le opere attese, le infrastrutture necessarie, la grande sfida del PNRR per la quale servono figure tecniche e competenze nei nostri enti locali, le politiche sociali necessarie per tante famiglie in povertà a Palermo e Trapani, fino alle politiche industriali che passino anche dall’utilizzo delle Zes finora rimaste nel cassetto. Sono tanti i fatti che attendono al varco la politica locale che con il sostegno di quella regionale e nazionale deve pensare al rilancio dei nostri territori partendo dalla valorizzazione delle potenzialità che ci sono già e continuando con un azione che miri a crearne di nuove, per attrarre anche investimenti”.
Ed è sugli investimenti provenienti dal mondo dell’industria che il segretario generale La Piana lancia il suo terzo messaggio “basta con il capitalismo predatorio, se si viene a investire nelle nostre città, bisogna portare avanti progetti concreti che creino vero Lavoro e che incidano davvero sulle condizioni del tessuto economico di partenza, altrimenti non si farà altro che replicare lo schema usato da grande aziende che hanno abbandonato, lasciando lavoratori e famiglie in grossissime difficoltà. Basta prendere incentivi e contribute per poi lasciare lavoratori e territori in mezzo al guado”.
Infine il messaggio alla città di Palermo: “Abbiamo piena fiducia nell’azione della magistratura che dovrà fare chiarezza sulle questioni legate ai conti del Comune. Da tempo segnaliamo assieme alle nostre federazioni le tante questioni legate ai servizi non adeguati alle esigenze dei cittadini ma anche la complicata e difficile condizione delle partecipate e che la situazione complessiva così com’era rischiava di essere fuori controllo anche per via del tema dei sovra accantonamenti che rendono indisponibili le risorse con conseguente taglio di spese per la normale gestione delle città. Sarà necessario pensare a come far ripartire e riprogettare la visione della città, far ripristinare corrette relazioni industriali dove continuano a non esistere, e più in generale a porre le basi per il futuro partendo dalle periferie e dai bisogni delle persone più fragili attraverso servizi comunali più efficienti che rispondono con maggiore celerità alle richieste. Il 2022 è alle porte, Palermo eleggerà il nuovo sindaco ci auguriamo che sia una donna o un uomo che ‘il sindaco lo voglia fare’ mettendo in campo una squadra competente che ami Palermo”.
A concludere i lavori il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio. “Siamo dell’idea che oggi bisogna porre le basi per il futuro di questa regione, affinchè si possano dare risposte ai giovani e meno giovani disoccupati, e alle tante famigile in emergenza. La povertà dilaga per questo puntare su politiche sociali adeguate resta una priorità. Come lo è l’utilizzo delle risorse del PNRR che deve essere programmato nel migliore dei modi e per questo servono le figure adeguate nelle nostre amministrazioni.
Politiche industriali, del lavoro, le infrastrutture da realizzare, i settori strategici come il turismo, agroalimentare l’enogastronomia, la sanità per dare risposte a tanti, da rilanciare e senza dimenticare la formazione e la ricerca. Su tutti questi punti siamo convinti che anche in Sicilia, come nel paese, governo regionale e imprese con il sindacato devono impegnarsi in un grande patto sociale per il futuro della nostra terra con al centro tutti i nodi da sciogliere per la ripartenza dopo questa crisi senza precedenti”.
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