Recovery Plan, Scalfarotto: "Tenere la mafia fuori dai flussi finanziari"
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"La mia prima visita quando sono al Viminale e tenevo a venire a Palermo. Andrò oggi a Corleone per salutare i rappresentanti delle istituzioni e per rendere omaggio anche tutti i servitori dello Stato che sono qui in Sicilia, quelli di oggi ma che in continuità rappresentano anche quelli di ieri", lo ha detto il sottosegretario dell'Interno, Ivan Scalfarotto, presente a Palermo. "E' poi il venticinquesimo anniversario della legge sui beni confiscati - ha aggiunto - e quindi io penso che quella sia una legge molto importante che può essere sicuramente migliorata ma che contiene in sé un grande messaggio: che la mafia la si batte contraddicendola anche in modo simbolico e sul piano economico, restituendo ai territori i beni che sono stati depredati. Per me era importantissimo dare un omaggio anche alla gente di Sicilia in particolare ai giovani che non si sono mai arresi alla logica delle mafie". Sul fronte crisi dovuta alla pandemia Scalfarotto ha detto che "abbiamo bisogno di uscire da questa emergenza" e poi che "bisogna essere accanto alle attività economiche perché è evidente che il paese sta vivendo una crisi formidabile non soltanto sul piano sanitario ma anche sul piano delle attività commerciali. Quindi il governo deve essere vicino agli imprenditori sostenendoli anche economicamente in modo efficace. La soluzione naturalmente è da un lato quella del Piano vaccinale e poi assicurarci che i fondi europei vengono utilizzati nel migliore dei modi, che possano servire davvero per un rinascimento del nostro paese e in particolare del mezzogiorno d'Italia, senza il quale il paese non riparte. Anche qui bisognerà stare molto attenti a fare in modo che organizzazioni criminali, che come sappiamo quando ci sono dei fondi fanno il possibile l'impossibile per insinuarsi nel flusso finanziario, siano tenute fuori".